La moratoria bancaria: un paradosso per le imprese agricole?
Il Decreto Legge Agricoltura, pensato per fornire un sostegno alle imprese agricole in difficoltà, potrebbe paradossalmente peggiorare la loro situazione, rendendo più difficile la loro continuità produttiva. Questo è il parere del vice dg dell’Abi, Gianfranco Torriero, espresso durante un’audizione alla commissione industria del Senato. La moratoria bancaria, secondo Torriero, potrebbe contrastare con i vincoli europei, creando un’ulteriore complicazione per le imprese già in difficoltà.
L’Abi e le associazioni di impresa chiedono flessibilità
L’Abi e le associazioni di impresa, in seguito all’analisi della moratoria bancaria prevista dal Dl Agricoltura, hanno espresso la necessità di una maggiore flessibilità nell’applicazione della misura. In particolare, chiedono che la sospensione dei prestiti non sia applicata in modo automatico e obbligatorio, ma che venga valutata caso per caso, tenendo conto delle specifiche esigenze delle imprese agricole. Questo approccio, secondo l’Abi, permetterebbe di evitare che la moratoria si trasformi in un ostacolo alla continuità produttiva delle aziende.
L’importanza di un’analisi attenta e di un’applicazione flessibile
La moratoria bancaria, pur con la buona intenzione di aiutare le imprese agricole in difficoltà, deve essere analizzata con attenzione per evitare conseguenze negative. Un’applicazione flessibile, che tenga conto delle specifiche esigenze di ogni azienda, è fondamentale per garantire che la misura sia realmente utile e non si trasformi in un ostacolo alla loro continuità produttiva. È importante che il Governo e le istituzioni si confrontino con le associazioni di categoria e con il mondo bancario per trovare soluzioni efficaci e sostenibili.