L’Assegno di Inclusione raggiunge il suo target
L’Assegno di Inclusione, introdotto dal governo Meloni in sostituzione del Reddito di Cittadinanza, sta raggiungendo il suo obiettivo. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato che il sostegno economico è stato erogato a quasi 700mila nuclei familiari, avvicinandosi al target annuale.
Calderone: “Un sostegno oculato”
La Calderone ha definito l’Assegno di Inclusione come un “sostegno oculato” per le persone in difficoltà, rispetto al Reddito di Cittadinanza. “L’assegno ha ancora la caratteristica di dare un sostegno a chi ha delle fragilità”, ha detto, “ma lo fa in modo oculato, rispetto a quelli che erano invece altri strumenti, come il reddito di cittadinanza”.
Controlli rigorosi per evitare abusi
La ministra ha sottolineato che ogni pratica di concessione dell’Assegno di Inclusione viene attentamente controllata prima dell’erogazione. “Ogni pratica di concessione viene controllata prima con una sinergia tra ministero del Lavoro e Inps e tutti gli altri”, ha spiegato.
Superare il click day per evitare irregolarità
La Calderone ha annunciato che il governo sta lavorando per superare il click day, procedura informatica che si presta a irregolarità, come quelle riscontrate nel decreto flussi. “Stiamo lavorando sul superamento del click day che è una procedura informatica che si presta a situazioni di difficile gestione nell’ identificazione delle persone che poi entrano in Italia”, ha detto.
Casi di irregolarità nel decreto flussi
In Friuli Venezia Giulia, in particolare, è stato rilevato che su circa duemila istanze ricevute a marzo per il decreto flussi, quasi la metà erano false. Questo ha portato il governo a mettere in atto misure più rigorose per contrastare le frodi.
Un passo avanti verso un sistema di welfare più efficiente?
L’Assegno di Inclusione rappresenta un passo importante verso un sistema di welfare più efficiente e mirato. La scelta di controllare attentamente le pratiche di concessione e di lavorare per superare il click day, dimostra la volontà del governo di contrastare gli abusi e di garantire che il sostegno economico arrivi effettivamente a chi ne ha bisogno. Tuttavia, resta da vedere se questo nuovo strumento sarà in grado di raggiungere tutti coloro che si trovano in difficoltà e se sarà in grado di favorire l’inclusione sociale e lavorativa dei beneficiari.