Il marchio di fabbrica di Conte: “L’ossessione per il calcio”
Antonio Conte, il nuovo allenatore del Napoli, è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. Il suo motto, “Nella storia rimangono le persone che vincono”, riassume la sua filosofia di vita e di sport. In un’intervista rilasciata a VivoAzzurroTV, il tecnico ha ripercorso il suo cammino agonistico, dalla Nazionale alle sue esperienze con i club, rivelando come la sua mentalità si sia forgiata attraverso le difficoltà e la determinazione.
Conte, cresciuto in mezzo alla strada, ha imparato fin da subito a cavarsela da solo, a non contare su nessuno. Questa esperienza ha plasmato la sua mentalità, facendogli capire che per raggiungere il successo è necessario un impegno totale, un’ossessione per il calcio. “Sono cresciuto in mezzo alla strada. La strada ti porta ad incontrare subito delle difficoltà e non c’è nessuno che ti aiuti a risolverle. Devi sapere che devi cavartela da solo e che non puoi contare su niente e su nessuno”, ha dichiarato il tecnico.
La sua carriera è stata costellata di successi, ma anche di momenti di grande difficoltà. La finale del Mondiale USA 94 persa contro il Brasile, a Pasadena, è un esempio di come la sconfitta possa essere un’esperienza formativa. “Quando arrivi ad avere queste opportunità devi sapere che potrebbe non capitarti più e invece quando si è giovani non ci si pensa. Io pensai abbiamo perso, ma capiterà un’altra volta – racconta – Invece, quando giochi finali del genere con i club o in nazionale devi sapere che potrebbe essere l’unica della tua vita e perciò devi essere forte e determinato per entrare nella storia perché, parliamoci chiaramente, nella storia ci rimangono le persone che vincono. Quella fu la prima sconfitta pesante, di quelle che bruciano sulla pelle. Il Brasile è rimasto nella storia, tanta gente non ricorda il secondo posto dell’Italia”
L’esperienza in Nazionale: un’esperienza indimenticabile
L’esperienza in Nazionale è stata un’altra tappa importante nella carriera di Conte. La telefonata di Arrigo Sacchi, che lo inserì nel gruppo per i Mondiali USA 94, fu un momento significativo. “Nei confronti di Sacchi, ho grande stima e ammirazione – le parole del tecnico – Trasmetteva la sua passione per il calcio, mi piaceva questa voglia di aggiornarsi e di essere davanti agli altri. Un grande lavoratore, non lasciava niente al caso. Sono tutte cose che ho cercato di fare mie. Una persona ossessionata, ma per me l’ossessione nel calcio è una cosa positiva”.
Conte ha poi avuto l’opportunità di guidare la Nazionale Italiana, un ruolo che lo ha riempito di orgoglio e di responsabilità. “La nazionale ha bisogno dei suoi spazi, penso che le nazionali che alla fine vincono sono quelle che riescono a costruire una squadra”, ha dichiarato il tecnico.
Il suo addio alla Nazionale, a fine Europeo 2016, è stato un momento emozionante. “E’ stato difficile staccarmi da quei giocatori, ma da tutto l’ambiente. Si era creata una vera famiglia – la ricostruzione di Conte – e questo ci aveva aiutato a superare il fatto che non fosse una nazionale fortissima, ma la voglia di dimostrare che non eravamo inferiori agli altri aveva equilibrato le cose. Prima degli Europei, a gennaio, avevo manifestato al presidente la voglia di tornare ad allenare un club, ad aprile poi avevo firmato con il Chelsea. Sono convinto che se non avessi firmato quel contratto e avessi dovuto decidere in quel momento, non avrei mai e poi mai lasciato quel gruppo. Si era creato un rapporto troppo forte tra noi e non me la sarei sentita”.
Il futuro di Conte: un nuovo capitolo con il Napoli
Dopo le esperienze con Juventus, Chelsea e Inter, Conte è pronto a guidare il Napoli. Il suo arrivo a Napoli rappresenta una nuova sfida, un’occasione per lasciare il segno in una squadra con una storia gloriosa. “Alla fine però tutti nella vita abbiamo un percorso – conclude Conte – Sono andato via dalla Juventus e ho incontrato la nazionale che mi ha dato grandi emozioni, poi sono andato in Inghilterra e ho vinto Premier League e FA cup. Diciamo che in tutte le situazioni ci possono essere dei rimpianti, ma quello che è arrivato dopo è stato bello ed entusiasmante”.
La sua esperienza in Nazionale, il suo stile di gioco e la sua mentalità vincente saranno sicuramente un valore aggiunto per la squadra partenopea. Conte, con la sua ossessione per il calcio e la sua determinazione, è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera, un capitolo che si preannuncia ricco di emozioni e di sfide.
Conte e il Napoli: un binomio vincente?
Conte porta con sé un bagaglio di esperienza e di successi che potrebbero essere fondamentali per il Napoli. Il suo stile di gioco, caratterizzato da intensità e disciplina tattica, potrebbe adattarsi bene alle caratteristiche dei giocatori azzurri. Sarà interessante vedere come Conte riuscirà ad amalgamare la sua filosofia con le peculiarità del calcio italiano e con le aspettative dei tifosi partenopei. La prossima stagione si preannuncia ricca di sfide per Conte e per il Napoli. La squadra partenopea, con un nuovo allenatore di grande esperienza e con un gruppo di giocatori di talento, ha tutte le carte in regola per competere per il titolo di campione d’Italia e per raggiungere risultati importanti anche in Europa.