Borsa di Milano in calo
La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in negativo, con l’indice Ftse Mib che ha perso l’1,1%. Il calo è stato in linea con gli altri listini europei, con Parigi che ha perso l’1,2%, Francoforte l’1% e Londra lo 0,8%.
L’attenzione degli investitori si concentra sulle decisioni delle banche centrali, con la Bce pronta a tagliare i tassi di interesse e la Fed ancora incerta sulla sua prossima mossa. Il calo del prezzo del petrolio, dopo le recenti decisioni dell’Opec+ sulla riduzione della produzione, ha pesato sui mercati.
Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in rialzo a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano che scende al 3,86%.
Banche in difficoltà
Il settore bancario è stato tra i più penalizzati a Piazza Affari. Unicredit ha ceduto il 4,2%, Mps il 3,5%, Bper il 3,1%, Intesa il 2,5% e Banco Bpm il 2,2%.
Le banche sono state colpite dalla prospettiva di un taglio dei tassi di interesse da parte della Bce, che potrebbe ridurre i margini di profitto degli istituti di credito. Inoltre, il calo del prezzo del petrolio ha aumentato le preoccupazioni sull’economia globale, che potrebbe portare a un aumento dei crediti deteriorati.
Energia in calo
Anche il settore energetico ha subito perdite, con Saipem che ha lasciato sul terreno il 4,3%, Eni il 2,8% e Tenaris lo 0,6%.
Il calo del prezzo del petrolio ha colpito duramente le società petrolifere, che hanno visto diminuire i loro profitti. Inoltre, le incertezze sull’economia globale hanno aumentato le preoccupazioni sulla domanda di energia.
Tim in difficoltà
Tim ha perso il 2,2%, alle prese con le vicende legate alla cessione della rete al fondo statunitense Kkr. L’operazione è stata bloccata dall’Antitrust, che ha sollevato preoccupazioni sulla concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni.
Auto in calo
Il settore dell’auto ha registrato vendite, con Stellantis che ha perso l’1% e Iveco lo 0,6%.
Il calo della domanda di auto, legato all’incertezza economica globale, ha colpito le case automobilistiche. Inoltre, le sfide legate alla transizione verso l’elettrico stanno aumentando i costi di produzione.
Cucinelli brilla
Nel listino principale ha brillato Cucinelli, che ha guadagnato il 2,3%. La società di abbigliamento di lusso ha beneficiato di una solida performance finanziaria e di una forte domanda da parte dei consumatori.
Stm e Amplifon in luce
Stm ha guadagnato il 1,9%, in scia all’accordo con Geely per la produzione di chip per auto elettriche. Amplifon ha guadagnato l’1,8%, dopo la performance negativa della vigilia. La società di apparecchi acustici ha beneficiato di una ripresa della domanda da parte dei consumatori.
Utility positive
Il calo del prezzo del gas ha spinto le utility. Positive Snam (+1,6%), Hera (+0,8%), A2a (+0,4%).
Alkemy corre
Tra le società a minor capitalizzazione corre Alkemy (+3%), che sale a 11,95 euro, ad un soffio dai 12 euro dell’Opa lanciata da Retex.
Le sfide dell’economia globale
La Borsa di Milano, come gli altri listini europei, sta riflettendo le incertezze dell’economia globale. Le decisioni delle banche centrali, il prezzo del petrolio e la domanda di energia sono tutti fattori che influenzano il sentiment degli investitori. È importante rimanere aggiornati sulle notizie economiche e politiche internazionali per comprendere le dinamiche dei mercati finanziari.