La Cina smentisce le accuse di Zelensky
La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha smentito le accuse del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui Pechino avrebbe fatto pressioni su altri Paesi per farli disertare dalla conferenza di pace svizzera prevista per questo mese. “L’uso della forza politica non è nello stile della diplomazia cinese e la posizione della Cina è aperta e trasparente: in nessun caso facciamo pressioni su altri Paesi”, ha dichiarato la portavoce.
La posizione della Cina sulla conferenza di pace
La Cina ha espresso la speranza che la conferenza di pace non diventi una piattaforma per creare uno scontro tra i campi. “Non parteciparvi non significa che non sosteniamo la pace”, ha aggiunto la portavoce, ribadendo l’impegno di Pechino per una soluzione pacifica del conflitto.
Il ruolo della Cina nel conflitto ucraino
La Cina ha finora mantenuto una posizione neutrale nel conflitto ucraino, pur condannando le sanzioni occidentali contro la Russia e chiedendo un cessate il fuoco. Pechino ha presentato un piano di pace in 12 punti, che prevede, tra le altre cose, il rispetto dell’integrità territoriale di tutti i Paesi e la fine delle ostilità. Tuttavia, il piano è stato accolto con scetticismo da parte di alcuni Paesi occidentali, che lo considerano un tentativo di favorire la Russia.
Le sfide per la pace in Ucraina
La situazione in Ucraina rimane molto delicata e le prospettive di pace sono incerte. La Cina, come altre potenze globali, si trova ad affrontare una sfida complessa nel cercare di mediare una soluzione al conflitto. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti si impegnino in un dialogo sincero e costruttivo per raggiungere una soluzione pacifica e duratura.