L’espulsione anomala di Bellomo
La Procura Federale della Figc ha deciso di aprire un’indagine sull’espulsione di Alessandro Bellomo nella partita di ritorno del playout di Serie B tra Ternana e Bari, disputata lo scorso [inserire data]. La decisione è stata presa a seguito di un’attenta analisi degli eventi che hanno portato al rosso inflitto al calciatore del Bari. L’espulsione è apparsa anomala per diversi motivi. Innanzitutto, è arrivata a risultato acquisito, con il Bari già in vantaggio per 3-0. In secondo luogo, Bellomo non era in campo al momento dell’espulsione, bensì in panchina. Il rosso è stato mostrato a seguito di un litigio con un raccattapalle, un episodio che ha suscitato molti dubbi.
Le scommesse sospette
A insospettire gli inquirenti sono state anche delle giocate effettuate in una ricevitoria di Bari poco prima del fischio d’inizio. Diversi scommettitori hanno puntato sul rosso a Bellomo, con quote particolarmente alte (24 volte la posta). Questo ha fatto sorgere il sospetto che l’espulsione sia stata ‘fissata’ a seguito di scommesse illecite.
L’indagine in corso
La Procura Federale ha già avviato le indagini per fare chiarezza sulla vicenda. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini della partita, le testimonianze dei presenti e i dati relativi alle scommesse. L’obiettivo è quello di accertare se ci siano responsabilità in merito all’espulsione di Bellomo e se vi siano elementi che possano dimostrare la presenza di un’attività illecita.
L’importanza dell’integrità sportiva
L’indagine della Procura Figc rappresenta un segnale importante per la lotta contro le scommesse illecite nel mondo del calcio. L’integrità sportiva è un valore fondamentale e deve essere tutelato con ogni mezzo. È necessario che la Federazione agisca con fermezza per contrastare ogni forma di corruzione e manipolazione delle partite. Solo così il calcio italiano potrà tornare a essere credibile e affidabile.