Macron sollecita riforme dell’Anp per il riconoscimento dello stato di Palestina
Il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, a riformare l’Anp “nella prospettiva di un riconoscimento dello stato di Palestina”, secondo quanto riferito da fonti dell’Eliseo. La richiesta è stata avanzata durante una telefonata tra i due leader, in cui si è discusso anche della situazione a Gaza e della necessità di un cessate il fuoco immediato.
Condanna dell’intervento militare israeliano a Gaza e richiesta di cessate il fuoco
Macron e Abu Mazen hanno espresso la loro “condanna dell’intervento militare israeliano a Gaza” e si sono “appellati affinché l’intervento militare israeliano a Gaza cessi immediatamente, come richiesto dalla corte internazionale di giustizia”, secondo un comunicato diffuso dall’Eliseo. I due leader hanno inoltre sottolineato la “situazione umanitaria catastrofica a Gaza” e hanno chiesto un cessate il fuoco duraturo per consentire la consegna e la distribuzione di aiuti umanitari nell’enclave, in totale sicurezza, come anche la protezione dei civili.
Situazione critica a Rafah e sostegno alla risoluzione Onu
Durante la conversazione telefonica, Macron e Abu Mazen hanno anche discusso della situazione a Rafah, dove non ci sarebbero più “zone sicure”. Macron ha ribadito la “determinazione della Francia a lavorare con l’Algeria e i suoi partner al consiglio di sicurezza affinché quest’ultimo si esprima fortemente su Rafah, come anche il proseguimento degli sforzi intorno al progetto francese di risoluzione” Onu.
Il ruolo della Francia nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese
L’iniziativa di Macron di sollecitare Abu Mazen a riformare l’Anp in vista del riconoscimento dello stato di Palestina rappresenta un tentativo di rilanciare il processo di pace in Medio Oriente. La Francia, da sempre impegnata nella ricerca di una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese, sta cercando di esercitare un’influenza sulle parti in causa per favorire un dialogo costruttivo. Tuttavia, la situazione sul campo è molto complessa e la strada verso la pace è ancora lunga e tortuosa.