Riorganizzazione Tim e la necessità di un nuovo quadro regolamentare
La riorganizzazione strutturale di Tim, che prevede la separazione proprietaria tra l’attività della rete e quella dei servizi, potrebbe comportare modifiche significative nel quadro regolamentare italiano, secondo il presidente dell’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete Tim, Antonio Martuscello.
Martuscello ha sottolineato che il cambiamento strutturale in atto, con il superamento del modello di integrazione verticale di Tim, richiede una rivalutazione di tutti i parametri e gli obblighi stabiliti negli ultimi 25 anni.
“Si annunciano possibili, rilevanti modifiche nello stesso quadro regolamentare appena varato”, ha affermato Martuscello. “A mio giudizio, tali modifiche si potrebbero configurare, in realtà, come un vero e proprio tsunami, in quanto un cambiamento strutturale così rilevante, come la separazione proprietaria – con conseguente superamento del modello dell’integrazione verticale di Tim – porta, inevitabilmente, a dover ripensare tutti i parametri e tutti gli obblighi, così come delineati negli ultimi 25 anni nelle varie analisi di mercato”.
L’OdV e il suo ruolo nel nuovo scenario
L’Organo di vigilanza (OdV) auspica un coinvolgimento attivo nella ridefinizione del quadro regolamentare, forte delle competenze maturate in quindici anni di intensa attività.
“In tale possibile scenario, dovranno essere ridefinite necessariamente le stesse funzioni di vigilanza, rispetto alle quali, come OdV, auspichiamo comunque un opportuno coinvolgimento, forti delle competenze maturate in questi quindici anni di intensa attività”, ha aggiunto Martuscello.
L’impatto della separazione proprietaria
La separazione proprietaria tra rete e servizi di Tim è un evento significativo per il mercato delle telecomunicazioni italiano. Questo cambiamento potrebbe portare a un aumento della concorrenza, con nuovi operatori che possono accedere alla rete di Tim in modo più equo. Tuttavia, è importante che il nuovo quadro regolamentare sia ben definito per garantire la stabilità del mercato e la tutela degli interessi dei consumatori.