Borse europee in calo, timori sui tassi e tensioni in Medio Oriente
Le Borse europee hanno chiuso la settimana in calo, con l’indice Stoxx 600 che ha ceduto mezzo punto. I timori sui tassi, con la Fed pronta a nuovi rialzi, e le tensioni in Medio Oriente hanno pesato sui listini.
L’indice d’area del Vecchio Continente, lo Stoxx 600, ha ceduto mezzo punto con le vendite su tech, salute e finanziari. Ad incidere sui listini ancora i timori sui tassi con i falchi della Fed, di fronte ad un’inflazione che cala più lentamente del previsto, pronti a a nuovi rialzi, se necessario.
A questo si sommano le tensioni in Medio Oriente.
Milano ha lasciato sul terreno lo 0,36% (Ftse Mib a 34.336 punti) con Mps che ha perso l’1,6% e Pop. Sondrio l’1,39%. Tra i titoli sott la lente da registrare il calo di Tim (-1,3%). Sul fronte opposto sono saliti Iveco (+2,8%), Unipol (+1,8%) e Moncler (+1,4%).
Lo spread tra Btp e Bund è piatto a 130 punti con il rendimento del decennale italiano che è salito, invece, di 2 punti base al 3,9%.
Tra le altre Piazze, Francoforte ha ceduto lo 0,42%, Parigi lo 0,28% e Londra lo 0,37 per cento.
Petrolio in rialzo, gas in flessione
Quanto alle commodity è salito il petrolio (wti +0,6% a 77,3 dollari, brent +0,4% a 81 dollari al barile) mentre il gas, reduce da una serie di seduta in rally, ha proseguito la flessione con il prezzo che è sceso sotto quota 34 euro (-3,68%, a 33,93 euro).
Euro in rialzo sul dollaro
Infine per i cambi, l’euro è salito sul dollaro con cui scambia a 1,0847.
L’incertezza economica globale
Le Borse europee, come quelle di tutto il mondo, stanno affrontando un periodo di grande incertezza. L’inflazione rimane alta, la Fed è pronta a nuovi rialzi dei tassi e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente aggiungono ulteriore instabilità. In questo contesto, è comprensibile che gli investitori siano cauti e preferiscano attendere segnali più chiari prima di investire.