Il Governo punta sulla fiducia per il superbonus
Il Governo, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ha posto la questione di fiducia sul decreto superbonus in Aula alla Camera. La mossa arriva dopo il via libera del Senato e in vista di un’intensa giornata di dibattito parlamentare. La fiducia, se confermata, garantirà l’approvazione del decreto, che contiene modifiche significative al bonus, tra cui la riduzione delle detrazioni e l’introduzione di nuovi limiti per l’accesso.
Le modifiche al superbonus
Il decreto superbonus, approvato dal Senato, prevede una serie di modifiche al bonus edilizio, tra cui la riduzione delle detrazioni e l’introduzione di nuovi limiti per l’accesso. In particolare, il decreto prevede una riduzione del bonus dal 110% al 90% per le ristrutturazioni a partire dal 2023. Inoltre, vengono introdotti nuovi limiti per l’accesso al bonus, che saranno applicabili solo per i lavori iniziati dopo il 16 febbraio 2023. Queste misure hanno suscitato polemiche da parte di alcune forze politiche, che hanno criticato la riduzione del bonus e l’introduzione di nuovi limiti.
Il voto decisivo alla Camera
Il voto di fiducia sul decreto superbonus si terrà domani alla Camera. La decisione del Governo di porre la questione di fiducia è un segnale forte che dimostra la determinazione del Governo ad approvare il decreto. La fiducia, se confermata, garantirà l’approvazione del decreto, anche in assenza di un’ampia maggioranza. Il voto alla Camera sarà quindi un momento cruciale per il futuro del superbonus, con un’intensa giornata di dibattito parlamentare in programma.
L’impatto del superbonus
La decisione del Governo di porre la questione di fiducia sul decreto superbonus è un segnale forte che dimostra la determinazione del Governo ad approvare il decreto. La fiducia, se confermata, garantirà l’approvazione del decreto, anche in assenza di un’ampia maggioranza. Il voto alla Camera sarà quindi un momento cruciale per il futuro del superbonus, con un’intensa giornata di dibattito parlamentare in programma.