‘The Quiet Maid’: un trionfo di realismo e di pathos
Il Riviera International Film Festival 2024 ha assegnato il prestigioso premio al miglior film a ‘The Quiet Maid’, il toccante film di Miguel Faus che racconta la storia di una cameriera colombiana, interpretata da Paula Grimaldo, in una lussuosa villa sulla Costa Brava. La protagonista, costretta a un lavoro silenzioso e faticoso al servizio di una ricca famiglia di mercanti d’arte, vive in un limbo di speranze e delusioni, divisa tra la sua dignità e la necessità di sopravvivenza.
Il film, girato con un realismo impressionante, immerge il pubblico nel mondo quotidiano di una donna che si sforza di mantenere la calma e la compostezza in un ambiente ostile e pieno di segreti. La performance di Paula Grimaldo, autentica e commovente, è stata giustamente riconosciuta dalla giuria come la migliore della categoria, conferendole il premio come migliore attrice.
Premi per tutti i gusti: dal thriller all’horror, dal documentario al cortometraggio
Il Riviera International Film Festival non si è limitato a premiare solo il miglior film. La giuria, guidata da Andrew Dominik, ha distribuito premi a diverse categorie, riconoscendo l’eccellenza di film che spaziano tra generi diversi, dalla suspense al terrore, dalla realtà alla poesia.
Thea Hvistendal si è aggiudicata il premio come miglior regista per l’horror ‘Handling the Undead’, mentre ‘Io e il secco’ di Gianluca Santoni ha vinto il premio per la sceneggiatura. Lo stesso film ha ottenuto anche il premio del pubblico, dimostrando l’apprezzamento del pubblico per la storia e il talento del regista italiano.
Il premio per i migliori attori è andato ad Eliška Křenková, protagonista del thriller ‘We have never been normal’, e a Jamie Flatters, protagonista di Black Dog. Matěj Chlupáček, regista di ‘We have never been normal’, si è aggiudicato il premio speciale assegnato da The Hollywood Reporter Roma, un riconoscimento che evidenzia l’originalità e l’impatto del suo lavoro.
Il mondo del documentario è stato rappresentato da ‘The Giants’ di Rachel Antony e Laurence Billiet, che ha conquistato il premio per il miglior documentario con un viaggio affascinante nel ciclo di vita degli alberi giganti dell’Australia. Allo statunitense Grasshopper Republic, di Daniel McCabe, è andato lo Sky Documentary Award.
Il cortometraggio ‘The Fuse’: una lotta per la sopravvivenza
Una delle novità di questa edizione del Riff è stato il contest dedicato ai cortometraggi, che ha visto trionfare ‘The Fuse’ di Kevin Haefelin. La vicenda, ambientata nell’arena di cemento del Bronx, racconta la storia di un netturbino logoro che lotta per sopravvivere in un mondo spietato. Il cortometraggio, con la sua crudezza e la sua potenza evocativa, ha catturato l’attenzione della giuria e ha dimostrato che anche i film brevi possono raccontare storie intense e coinvolgenti.
Il festival, con il suo focus sui film indipendenti, continua a distinguersi per la sua attenzione al cinema d’autore e alla scoperta di nuovi talenti. Le sue otto edizioni sono state un’occasione per far conoscere al mondo film coraggiosi e visionari, che non si limitano a intrattenere ma che stimolano la riflessione e la critica sociale.
Un evento di respiro internazionale
Il presidente e fondatore del Riff, Stefano Gallini Durante, ha sottolineato l’importanza dell’evento, che ha visto la partecipazione di una giuria internazionale di alto livello e la presenza di Susan Sarandon. Il festival, con la sua crescente credibilità, si afferma come un punto di riferimento per il cinema indipendente e un importante palcoscenico per i giovani filmmaker.
Il successo del Riviera International Film Festival, con le sue proiezioni sold out e l’attenzione dei media nazionali e internazionali, è una promessa di un futuro brillante per questo evento che, con la sua passione per il cinema e la sua attenzione alla qualità, continua a conquistare il pubblico e il mondo del cinema.