L’addio di Benetton e la reazione del Comitato Vittime
La notizia dell’abbandono di Luciano Benetton dalla guida del gruppo omonimo ha suscitato reazioni diverse. In particolare, il Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi ha espresso forte disapprovazione per le parole di commiato del fondatore, definendole “quasi immacolate e commosse”.
In una nota, Egle Possetti, presidente del Comitato, ha espresso sdegno e incredulità per le parole di Benetton, affermando che “ha dovuto sopportare la tragedia” e che “per lui nessuna pietà”.
Il peso della tragedia del Ponte Morandi
Il crollo del Ponte Morandi nel 2018, che ha causato la morte di 43 persone, ha profondamente segnato la città di Genova e l’Italia intera. La tragedia ha sollevato numerose questioni, tra cui la responsabilità del gruppo Benetton, proprietario della società Autostrade per l’Italia, che gestiva il ponte.
Il Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, composto dai familiari delle vittime, si batte da anni per ottenere giustizia e verità sul crollo. La reazione del Comitato alle parole di Benetton evidenzia la profonda ferita che la tragedia ha lasciato nella comunità e la difficoltà di accettare le parole di commiato di un uomo che, secondo il Comitato, non ha mai dimostrato sufficiente sensibilità per la tragedia.
Il peso della responsabilità
Le parole di Egle Possetti sollevano un punto cruciale: la responsabilità, sia individuale che collettiva, in eventi tragici come il crollo del Ponte Morandi. La tragedia ha messo in luce la fragilità del sistema di gestione delle infrastrutture in Italia, e ha sollevato interrogativi sulla responsabilità di chi, come il gruppo Benetton, era coinvolto nella gestione del ponte. La questione della responsabilità è complessa e richiede un’analisi attenta, ma le parole del Comitato Vittime sottolineano l’importanza di non dimenticare le vittime e le loro famiglie, e di lavorare per evitare che tragedie simili si ripetano.