Un passato di hacking e una svolta etica
Raoul Chiesa, classe 1973, è un nome che ha fatto tremare il mondo informatico. Già da adolescente, si è distinto per le sue abilità nel penetrare sistemi informatici di altissima sicurezza. Nel 1995, a soli 22 anni, riuscì ad accedere al sito della Banca d’Italia, un’impresa che gli valse la condanna a tre mesi e mezzo di domiciliari senza l’uso di apparecchi elettronici.
Ma la sua esperienza lo ha portato a riflettere sull’uso responsabile della tecnologia. Chiesa ha compreso le potenzialità e i rischi del web, decidendo di dedicarsi alla sicurezza informatica e alla sensibilizzazione sull’uso consapevole di internet.
Un impegno per la sicurezza informatica e la lotta al cyberbullismo
Dopo la sua condanna, Chiesa ha fondato la sua prima agenzia di cybersicurezza e ha iniziato a lavorare come consulente per la sicurezza di governi, forze dell’ordine e multinazionali. Si è dedicato alla digital forensics e alla consulenza in casi di cyberbullismo e revenge porn.
Oggi, Chiesa è un punto di riferimento per la lotta al cyberbullismo e al revenge porn. La sua missione è quella di educare le persone, soprattutto i giovani, sull’uso responsabile della tecnologia e sui rischi che si corrono quando non si è consapevoli di come utilizzare il web.
La Sardegna, un rifugio per la mente e la base per la sua missione
Per potersi dedicare a un lavoro così impegnativo, Chiesa ha scelto la Sardegna come base. Dal 2020, vive in una località della Gallura, dove trova la serenità e l’energia per affrontare le sfide quotidiane.
La Sardegna è anche il luogo da cui Chiesa sta organizzando campagne di sensibilizzazione negli istituti scolastici superiori dell’isola. Il suo obiettivo è quello di portare la consapevolezza dei rischi legati ad un uso sconsiderato del web e di prevenire i danni del cyberbullismo e del revenge porn.
La responsabilità individuale e la necessità di educazione
La storia di Raoul Chiesa dimostra come le competenze informatiche, se non accompagnate da una profonda consapevolezza etica, possono essere utilizzate per scopi dannosi. La sua trasformazione da hacker a paladino della sicurezza informatica sottolinea la necessità di educare le persone all’uso responsabile del web, soprattutto le giovani generazioni, che sono le più esposte ai rischi del cyberbullismo e del revenge porn.