Rinvio a gennaio per la settimana corta?
L’esame della proposta di legge unitaria delle opposizioni sulla settimana corta rischia di essere rinviato a gennaio. Domani si terrà la discussione generale in Aula alla Camera, ma l’esame della legge di bilancio potrebbe impedire di proseguire prima del prossimo anno. Il testo è approdato in Aula senza relatore, non essendo stato completato l’esame in commissione dove non è stato votato l’emendamento soppressivo della maggioranza. Al termine della discussione generale, si passerà all’esame in altra seduta, ma l’esame della legge di bilancio a Montecitorio potrebbe bloccare l’iter della settimana corta.
Le opposizioni sfidano la maggioranza
Nonostante il possibile rinvio, le opposizioni non si arrendono e sfidano la maggioranza a confrontarsi nel merito della proposta. “La destra dovrà confrontarsi nel merito con la nostra proposta nelle Aule parlamentari”, ha sottolineato il capogruppo Dem in commissione Lavoro Arturo Scotto. “Auspichiamo che lo faccia con spirito costruttivo: la sfida della settimana corta in ogni angolo d’Europa è all’ordine del giorno dei governi, anche di diverso colore politico. Aspettiamo anche dal governo italiano, che domani sarà in Aula, qualche parola in più. Perché finora ha taciuto e si è limitato a dire che sulla riduzione dell’orario di lavoro non intende intervenire. Noi porteremo le nostre ragioni nel dibattito pubblico. E siamo convinti che alla fine non potranno fare finta di nulla.”
Il sostegno del M5S e di Avs
Anche i deputati del M5S in commissione Lavoro si sono espressi a favore della proposta. “Domani il testo sbarcherà in Aula e la maggioranza dovrà necessariamente confrontarsi nel merito della pdl”, hanno sottolineato Valentina Barzotti, Davide Aiello, Dario Carotenuto e Riccardo Tucci. “Già 18 Paesi nel mondo hanno avviato la sperimentazione della ‘settimana corta’ e in Italia l’80% dei lavoratori è a favore di tale misura. La pdl valorizza la contrattazione collettiva nazionale, territoriale e aziendale, quindi nessuno, tantomeno la ministra Calderone, possono accusarci di alcunché. Siamo determinati a portare a casa il risultato.”
Il confronto in Aula
Anche il capogruppo di Avs in commissione Franco Mari ha espresso la sua posizione. “La destra ha già provato a ‘uccidere’ la legge in commissione: ora saremo in Aula di fronte al Paese, vedremo se la maggioranza avrà la capacità di un confronto libero nel quale ciascuno si assume le sue responsabilità o preferirà scappare.”
Un dibattito necessario
Il dibattito sulla settimana corta è un tema importante e attuale che merita di essere affrontato con serietà e apertura mentale. Le opposizioni hanno presentato una proposta che merita di essere discussa e valutata con attenzione. La maggioranza dovrebbe confrontarsi con le ragioni delle opposizioni e con le esigenze dei lavoratori. Un confronto aperto e costruttivo potrebbe portare a soluzioni che migliorino la qualità del lavoro e la vita dei lavoratori italiani.