Un Viaggio nell’Immaginario Femminile della Televisione Italiana
Lorenza Fruci, con il suo libro “Donne in Onda. Il racconto dell’immaginario femminile nei primi 70 anni di Rai” (Rai Libri), ci accompagna in un viaggio affascinante e ricco di spunti di riflessione attraverso la storia della rappresentazione delle donne nella televisione italiana. Non si tratta di una cronistoria completa della televisione pubblica, ma di una selezione accurata di programmi che, attraverso diversi generi e linguaggi, hanno contribuito a plasmare l’immaginario femminile e a tracciare un percorso significativo nell’evoluzione del ruolo della donna nella società.
L’autrice, con un approccio analitico e attento, parte dall’inchiesta del 1959 “La donna che lavora”, passando per il programma “Sapere” del 1976, che si occupava della questione femminile, e il programma storico del femminismo “Si dice donna”, fino ad arrivare a “Amore criminale”, che dal 2007 denuncia la violenza sulle donne.
L’Impegno del Giornalismo d’Inchiesta e l’Influenza del Femminismo
Fruci evidenzia l’impegno del giornalismo d’inchiesta che, con figure come Ugo Zatterin e Giovanni Salvi, ha contribuito a scoprire il paese reale e a portarlo per la prima volta sul piccolo schermo. La rivoluzione degli anni Sessanta ha portato alla nascita di una tv autoriale, con figure come Liliana Cavani che, nel 1963, con “La casa in Italia”, ha dato voce ai baraccati e alle loro storie di vita.
Negli anni Settanta, il femminismo fa il suo ingresso nella televisione pubblica, con “Sapere” che si occupa della condizione femminile, ma è “Si dice donna”, condotto da Tilde Capomazza, che segna un momento storico per la rappresentazione della donna. Il programma, pur breve, ha rappresentato la questione femminile dal punto di vista delle donne e delle femministe, attraverso il “female gaze”, uno sguardo capace di restituire la complessità e la molteplicità delle donne.
Un’Eredità da Valorizzare
Fruci, autrice del programma “30×70 – Se dico donna”, per RaiPlay e Rai2, che racconta la storia di trenta protagoniste della tv pubblica italiana, si chiede se sia possibile riportare in vita un programma come “Si dice donna”, dedicato alle donne e al loro ruolo nella società. Un’idea che apre un dibattito importante su come la televisione possa contribuire a promuovere una rappresentazione più equa e autentica delle donne.
Un’analisi preziosa per comprendere l’evoluzione del ruolo della donna
‘Donne in Onda’ è un’analisi preziosa che ci aiuta a comprendere l’evoluzione del ruolo della donna nella società italiana attraverso il filtro della televisione. Il libro non solo racconta la storia di programmi significativi, ma offre anche una riflessione critica sulla rappresentazione delle donne e sui cambiamenti culturali che hanno attraversato la televisione italiana.