La scarcerazione di Giuseppe Corona
Giuseppe Corona, noto come il “re delle scommesse” all’Ippodromo di Palermo, è tornato in libertà dopo essere stato condannato in appello a 15 anni e 2 mesi per riciclaggio e intestazione fittizia. L’uomo, che aveva investito i suoi guadagni in attività come centri scommesse, Compro oro e persino la vendita di preziosi al monte dei pegni, era stato sottoposto al carcere duro del 41 bis a Milano Opera. La sua scarcerazione è avvenuta a seguito della scadenza dei termini massimi di custodia cautelare, in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza da parte della terza sezione della Corte d’Appello.
Corona era stato arrestato nel 2018 nell’ambito dell’operazione “Delirio” della guardia di finanza. In primo grado, nel 2022, gli erano stati inflitti 19 anni di reclusione.
Le polemiche e le preoccupazioni
La scarcerazione di Corona ha suscitato forti polemiche, con esponenti politici che hanno espresso preoccupazione e sgomento per la lentezza della giustizia e il rischio di un’erosione degli sforzi antimafia. Andrea Delmastro delle Vedove, Deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia, ha definito la scarcerazione di Corona un “fatto gravissimo” e ha chiesto al Ministro Nordio di fare chiarezza sulla vicenda.
Anche Chiara Colosimo, presidente della commissione Antimafia, ha espresso preoccupazione per la scarcerazione di Corona e di altri mafiosi a Palermo, sottolineando il rischio che la decisione metta a repentaglio il lavoro fatto in questi anni dagli inquirenti e dalle forze dell’ordine nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.
Riflessioni sulla giustizia e la lotta alla mafia
La scarcerazione di Giuseppe Corona, come quella di altri boss mafiosi per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare, solleva un interrogativo fondamentale sulla giustizia e sulla lotta alla mafia. La lentezza dei processi e la mancata tempestività nel deposito delle sentenze rischiano di minare la credibilità delle istituzioni e di alimentare la percezione di impunità. La lotta alla mafia richiede un impegno costante e una giustizia rapida ed efficiente, per garantire che i colpevoli siano puniti e che la società sia protetta dalla criminalità organizzata.