Un primo tempo da dimenticare
L’Olimpia Milano è scesa in campo con un’aria cupa e un’intensità ben lontana da quella che ci si aspettava. L’Anadolu Efes, invece, ha preso il controllo del match sin dai primi minuti, con una difesa aggressiva e un attacco preciso. Il parziale di 17-37 dopo 16′ minuti ha dipinto un quadro inequivocabile: la squadra di Ettore Messina era “disgraziata”, come lo stesso allenatore ha ammesso all’intervallo.
Il pubblico del Forum, con una presenza di soli 7mila spettatori, ha assistito a un primo tempo deludente, con fischi che hanno accompagnato la prestazione dei padroni di casa.
L’Efes ha dimostrato una superiorità netta, con Bryant e Thompson che hanno guidato l’attacco con 19 e 17 punti rispettivamente.
La rimonta che non basta
Nel secondo tempo, l’Olimpia Milano ha finalmente mostrato un segno di vita, riducendo lo svantaggio di 22 punti (27-49) fino a -4 (52-56). La squadra ha ritrovato la sua energia e la sua aggressività, con Mirotic che ha guidato la rimonta con 29 punti, di cui 15 realizzati nell’ultimo quarto. Anche LeDay ha offerto un contributo importante, con 16 punti e una schiacciata ad alto contenuto di spettacolarità.
Tuttavia, l’Efes ha reagito con freddezza, mantenendo il controllo della partita e chiudendo con una doppia cifra di vantaggio.
Problemi di formazione e futuro incerto
La partita è stata ulteriormente complicata dagli infortuni di Causeur (lombalgia) e McCormack (ginocchio destro), che hanno lasciato l’Olimpia Milano con un roster ancora più ridotto.
La performance di Dimitrijevic, con 0 punti in 13′ e una valutazione di -1, è stata sconcertante. Il club sta cercando di raggiungere un accordo con Varese per il trasferimento di Nico Mannion, in cerca di un rinforzo per il backcourt.
Un momento delicato per l’Olimpia
La sconfitta contro l’Efes rappresenta un duro colpo per l’Olimpia Milano, che sta attraversando un momento delicato. Il terzo ko consecutivo in Eurolega mette in discussione le ambizioni della squadra, che dovrà trovare la giusta reazione per tornare a competere ai massimi livelli. La mancanza di continuità e la fragilità in difesa sono i principali problemi da risolvere. L’infortunio di Causeur e McCormack complica ulteriormente la situazione, ma la società dovrà trovare soluzioni per rilanciare la squadra e affrontare le sfide future con maggiore sicurezza.