Il Dna ritrovato sulla scena del crimine potrebbe non essere di Dassilva
Un nuovo capitolo si apre nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto a Rimini il 3 ottobre 2023. Il Dna ritrovato sulla gonna e su una parete del garage di via Del Ciclamino, dove è stato ritrovato il corpo della vittima, potrebbe non corrispondere a quello di Louis Dassilva, il cittadino senegalese di 34 anni unico indagato per il delitto. Dassilva, in carcere dal 16 luglio, si professa innocente e il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato la misura cautelare emessa dal Gip di Rimini, Vinicio Cantarini.In attesa delle motivazioni che saranno depositate in settimana, la rimessa in libertà o meno di Dassilva dipenderà in gran parte da due esperimenti probatori. Il primo, e forse il più importante, è quello condotto dal genetista Emiliano Giardina, nominato consulente dal Tribunale, con il nuovo strumento ‘Crime-Lite’ arrivato dagli Usa.Questo strumento, in grado di amplificare le tracce organiche sui reperti della scena del crimine, potrebbe consentire di estrarre un profilo genetico completo. Il Gip ha già autorizzato la comparazione del Dna ottenuto con il nuovo metodo con il Dna di Dassilva. L’udienza per la consegna della relazione di Giardina è fissata per il 2 dicembre.
Tre profili maschili isolati, uno di Dassilva
Al momento sono stati isolati tre profili maschili. Il ‘Maschio 1’ corrisponde a Dassilva ed è stato trovato su pantaloni e coltello sequestrati in casa del senegalese. Questo profilo ha scarsa valenza investigativa in quanto è stato trovato in un luogo direttamente collegato al sospettato.I profili ‘Maschio 2’ e ‘Maschio 3’ sono stati isolati sulla gonna di Pierina e su un’impronta digitale sulla parete del garage. Per escludere ogni dubbio, il confronto sarà effettuato anche con il Dna dei condomini della scala 31 di via Del Ciclamino, che in qualche modo hanno interagito con la scena del crimine, e con il personale medico e di polizia arrivati sul luogo del delitto.
Il Dna sconosciuto potrebbe essere inserito nella banca dati nazionale
Se ‘Maschio 2’ e ‘Maschio 3’ non saranno identificati tra i condomini o il personale di soccorso, il profilo genetico sarà inserito nella banca dati nazionale. Questo potrebbe aprire nuove strade investigative e portare all’identificazione di un nuovo sospettato.
Un nuovo capitolo nell’indagine
L’utilizzo del nuovo strumento ‘Crime-Lite’ potrebbe rappresentare una svolta decisiva nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli. Se il Dna ritrovato sulla scena del crimine non corrisponde a quello di Dassilva, l’indagine dovrà ripartire da zero, con la ricerca di un nuovo sospettato. Il confronto con il Dna dei condomini e del personale di soccorso potrebbe essere fondamentale per escludere eventuali contaminazioni. L’inserimento del profilo genetico sconosciuto nella banca dati nazionale potrebbe portare a nuove piste investigative.