La battaglia di Penguin Random House contro l’IA
In un’azione che potrebbe segnare un punto di svolta nella battaglia tra creatività umana e intelligenza artificiale, la casa editrice Penguin Random House ha annunciato una nuova politica per proteggere le opere dei suoi autori dall’uso non autorizzato da parte delle piattaforme di IA. La società, secondo un’indiscrezione del sito The Bookseller, ha modificato la pagina del copyright di tutti i suoi libri, aggiungendo una clausola che vieta espressamente l’utilizzo dei testi per l’addestramento di sistemi di IA.
“Nessuna parte di questo libro può essere utilizzata o riprodotta in alcun modo allo scopo di addestrare tecnologie o sistemi di intelligenza artificiale”, recita la nuova formula che sarà inclusa in tutti i nuovi titoli e in quelli più vecchi che saranno ristampati.
Una presa di posizione contro la violazione dei diritti d’autore
La presa di posizione di Penguin Random House arriva in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti l’utilizzo di opere protette da copyright per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Molti autori e case editrici temono che l’IA possa essere utilizzata per creare opere derivate senza il loro consenso, violando così i loro diritti d’autore.
Di recente, il New York Times ha inviato una lettera di diffida alla startup Perplexity per aver utilizzato i suoi articoli per addestrare il proprio modello di IA, che è un concorrente di ChatGpt Search e del più tradizionale Google.
Un’ulteriore misura di protezione: il divieto di ‘text and data mining’
La casa editrice Penguin ha anche aggiunto una specifica riserva per il ‘text and data mining’, cioè una tecnica utilizzata per estrarre informazioni dai testi, spesso impiegata nell’addestramento dell’Intelligenza artificiale.
Come ricorda il sito The Bookseller, nel 2024 diversi editori accademici tra cui Taylor & Francis, Wiley e Sage hanno annunciato partnership per concedere in licenza contenuti ad aziende di intelligenza artificiale. Penguin Random House fa parte delle “big five”, le cinque più grandi case editrici al mondo, l’elenco comprende Hachette Livre, HarperCollins, Macmillan Publishers e Simon & Schuster.
Un futuro incerto per l’interazione tra IA e creatività umana
La decisione di Penguin Random House solleva importanti questioni sul futuro dell’interazione tra intelligenza artificiale e creatività umana. Mentre l’IA continua a evolversi, è fondamentale garantire che lo sviluppo di questa tecnologia non avvenga a spese dei diritti d’autore e della proprietà intellettuale degli autori. La sfida è trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la protezione dei diritti degli artisti e dei creatori.