Truppe nordcoreane in Russia: un possibile rinforzo per la regione di Kursk
Secondo il Financial Times, le truppe nordcoreane dislocate in Russia potrebbero essere inviate nella regione di Kursk, attualmente occupata dall’Ucraina. Il contingente, composto da 12.000 soldati, è stato descritto come un “piccolo numero” dagli analisti, che non si aspettano che possa cambiare le sorti della guerra. Nonostante ciò, la Russia sembra avere bisogno di rinforzi nella regione, con la necessità di raddoppiare il contingente di 50.000 uomini attualmente presente.
Le difficoltà di reclutamento della Russia
La Russia sta affrontando difficoltà nel ricostituire le proprie forze dopo le pesanti perdite subite in Ucraina. Le stime indicano che le perdite russe si aggirano intorno ai 600.000 uomini tra morti e feriti. Il presidente Putin, secondo fonti occidentali, ha finora resistito alle pressioni per un nuovo giro di mobilitazione, preferendo invece offrire bonus elevati ai volontari. Questa strategia ha permesso alla Russia di reclutare circa 30.000 uomini al mese per gran parte dell’anno. Tuttavia, negli ultimi mesi, diverse regioni russe hanno aumentato drasticamente l’entità dei bonus offerti, a dimostrazione delle difficoltà incontrate nel reclutamento.
Un bonus “che cambia la vita” per le reclute
La regione di Belgorod, confinante con Kursk, ha triplicato il bonus di iscrizione per le reclute, portandolo da 800.000 rubli (8.300 dollari) ad agosto a 3 milioni di rubli ad ottobre. Si tratta di una cifra considerevole, che “cambia la vita” se si considera che lo stipendio mensile medio nella regione era di 55.000 rubli (570 dollari) lo scorso anno.
Un segnale di debolezza?
Il possibile dispiegamento di truppe nordcoreane e l’aumento dei bonus per i volontari potrebbero essere interpretati come un segnale di debolezza da parte della Russia. La difficoltà nel reclutamento di nuovi soldati e la necessità di ricorrere a truppe straniere suggeriscono che la guerra in Ucraina sta pesando sempre di più sulle forze armate russe.