La smentita di Fedriga sulla paura della disoccupazione
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha espresso un’opinione contrastante con la percezione diffusa di una forte paura della disoccupazione tra i giovani. Durante la tavola rotonda “Azzeriamo le distanze: intelligenza artificiale tra opportunità e rischi” nell’ambito della Festival delle Regioni e delle Province autonome a Bari, Fedriga ha smentito il dato secondo cui il 40% dei ragazzi e delle ragazze teme la mancanza di lavoro.
“Il dato secondo cui il 40 per cento dei ragazzi e delle ragazze hanno paura per la mancanza di lavoro è scollegato dalla realtà. Noi oggi, al contrario, abbiamo il problema di trovare persone occupabili: il Friuli Venezia Giulia ha il 3,4% di disoccupazione, meno del 3,5 della Baviera”, ha affermato Fedriga.
L’analisi di Fedriga sulle cause della percezione
Fedriga ha attribuito la percezione di una diffusa paura della disoccupazione tra i giovani a un’errata interpretazione della realtà, alimentata da una sfiducia instillata dalle generazioni precedenti.
“Quindi mi chiedo, perché c’è questa risposta? – ha aggiunto – Temo che il motivo sia che le generazioni precedenti hanno iniettato nei nostri ragazzi la sfiducia, l’abbandono delle prospettive e dei sogni. Scusate la banalizzazione, ma anche nel dibattito politico lo scopo è sempre cercare di presentare uno scenario drammatico, per far pensare all’opinione pubblica che si deve cambiare.
Ma questo crea un Paese insicuro, che non sogna, che non cresce”, ha concluso Fedriga.
Considerazioni personali
Le parole di Fedriga aprono un dibattito importante sulla percezione della realtà e sul ruolo delle generazioni precedenti nella formazione delle aspettative dei giovani. È fondamentale riflettere sull’impatto del pessimismo e della sfiducia instillati nelle nuove generazioni, e sul ruolo che la politica e la società hanno nel creare un ambiente di speranza e di fiducia nel futuro. La disoccupazione è un problema complesso con cause multifattoriali, e il dibattito pubblico dovrebbe concentrarsi su soluzioni concrete e realistiche, anziché su scenari catastrofici che alimentano la paura e la sfiducia.