La violenza in escalation ad Haiti
La situazione in Haiti è in forte deterioramento, con le bande armate che intensificano i loro attacchi in aree che non controllano ancora. Il capo dell’Ufficio integrato delle Nazioni Unite nella nazione caraibica, María Isabel Salvador, ha avvertito che la violenza sta “seminando terrore e paura”, travolgendo l’apparato di sicurezza nazionale. La diffusione della violenza via terra e via mare sta creando un clima di insicurezza diffuso, con la popolazione che vive con la costante minaccia di attacchi.
La missione internazionale in difficoltà
La missione internazionale di sicurezza, autorizzata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu più di un anno fa, è ancora in fase di dispiegamento. La missione, che dovrebbe aiutare la polizia locale a ristabilire l’ordine, è “criticamente carente di risorse”, secondo Salvador. Questa mancanza di risorse potrebbe incidere sul suo dispiegamento e impedirle di svolgere i suoi compiti in modo efficace.
La fuga di massa dalla capitale
Da giovedì scorso, oltre 4.200 persone sono state costrette a fuggire dalle loro case a causa degli attacchi intorno alla capitale. La maggior parte dei sfollati si è rifugiata in accampamenti improvvisati all’interno di scuole, chiese e centri sanitari. Le condizioni di vita in questi accampamenti sono precarie, con la mancanza di cibo, acqua e servizi igienico-sanitari.
Un contesto complesso e preoccupante
La situazione in Haiti è complessa e preoccupante. La violenza delle bande armate sta mettendo a dura prova la popolazione, che si trova in una situazione di grande precarietà. La missione internazionale di sicurezza è un elemento fondamentale per ristabilire l’ordine, ma la sua efficacia è limitata dalla mancanza di risorse. La comunità internazionale deve intensificare i suoi sforzi per sostenere la popolazione haitiana e per aiutare a ristabilire la sicurezza e la stabilità nel paese.