Un’analisi del dispendio energetico in movimento intermittente
Un gruppo di ricerca dell’Università Statale di Milano ha condotto uno studio innovativo per analizzare l’impatto delle pause durante la camminata e la salita delle scale sul dispendio energetico. I risultati, pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society, rivelano un dato sorprendente: camminare o salire le scale in brevi sessioni di 10-30 secondi può aumentare il consumo di energia dal 20 al 60% rispetto a percorrere la stessa distanza senza interruzioni.
Lo studio ha coinvolto dieci volontari che hanno partecipato a due esperimenti distinti. Nel primo, i volontari sono stati invitati a sedersi per 3 minuti e poi camminare su un tapis roulant che simulava la salita delle scale. La durata della camminata variava tra 10 secondi, 30 secondi, 60 secondi, 90 secondi o 4 minuti. Ogni partecipante ha camminato in tutte e cinque le condizioni, in ordine casuale, con un periodo di riposo di 7 minuti tra ogni sessione.
Nel secondo esperimento, i volontari hanno ripetuto le sessioni di camminata su un tapis roulant normale. In entrambi gli esperimenti, il consumo di ossigeno è stato monitorato con un metabolimetro per valutare il dispendio energetico di ogni camminata.
I risultati hanno dimostrato che il consumo di ossigeno aumentava in modo significativo all’inizio di ogni sessione di camminata, raggiungendo un valore stabile dopo alcuni minuti. Questo dato suggerisce che il corpo necessita di più energia per avviare il movimento dopo un periodo di inattività.
L’inefficienza muscolare in movimento intermittente
Lo studio ha inoltre evidenziato un’importante scoperta: durante le brevi sessioni di camminata, l’energia chimica viene convertita in lavoro meccanico muscolare in modo meno efficiente. In altre parole, i muscoli richiedono più energia chimica per generare lo stesso movimento quando si attiva e disattiva in modo intermittente.
Questo fenomeno si traduce in un aumento significativo del dispendio energetico durante la camminata o la salita delle scale con pause frequenti. Anche se la distanza percorsa è la stessa, il corpo consuma più energia per mantenere il movimento.
Implicazioni per la biologia animale e lo stile di vita
I risultati di questo studio hanno implicazioni significative non solo per la salute umana, ma anche per la biologia animale. Le specie che si muovono in modo intermittente, come molti animali selvatici, potrebbero consumare più energia di quanto si pensasse in precedenza.
Per quanto riguarda lo stile di vita, lo studio suggerisce che alzarsi ogni tanto dalla sedia per fare qualche passo o scegliere di prendere le scale può aumentare notevolmente il consumo energetico giornaliero. Questo potrebbe essere un fattore importante da considerare per chi desidera mantenere un peso sano o aumentare il proprio livello di attività fisica.
Il valore della ricerca e le sue implicazioni
Questo studio offre un contributo significativo alla nostra comprensione del dispendio energetico in movimento intermittente. I risultati suggeriscono che la scelta di camminare o salire le scale con pause frequenti potrebbe avere un impatto positivo sulla salute, contribuendo ad aumentare il consumo calorico e migliorando il metabolismo. Tuttavia, è importante considerare il contesto individuale e le esigenze di ogni persona prima di adottare un approccio di movimento intermittente. Ulteriori ricerche potrebbero approfondire l’impatto di questo tipo di movimento su diversi gruppi di popolazione e su diverse attività fisiche.