Le Borse europee in calo
Le Borse europee hanno chiuso la giornata in negativo, con l’indice d’area Stoxx 600 che ha ceduto un marginale 0,1%. Tra i settori, l’immobiliare e i titoli legati ai servizi di pubblica utilità hanno registrato le peggiori performance. Al contrario, il settore tech si è distinto per il suo andamento positivo, trainando Francoforte (+0,45%) in controtendenza rispetto a Parigi (piatta) e ai cali di Milano (-0,34%) e Madrid (-0,54%). Anche Londra ha registrato una flessione (-0,33%).
Tensioni sui titoli di Stato
Resta la tensione sui titoli di Stato, con i rendimenti in crescita. Il decennale italiano è salito di 3 punti base, sfiorando il 3,54%. Sulla stessa strada anche il 10 anni tedesco (+3,2 punti base al 2,31%) e il francese (+3,7 punti base al 3,055%). Lo spread tra Btp e Bund resta nell’area dei 122 punti.
Mercati delle materie prime
Sul fronte delle materie prime, il petrolio è in calo, con il WTI che cede lo 0,5% a 70,2 dollari e il Brent che cala dello 0,7% a 73,8 dollari al barile. Il gas sfiora i 40 euro, con il prezzo che segna un -0,26%. Tra i beni rifugio, l’oro sale dello 0,13% a 2.737 dollari l’oncia.
Cambi
Per i cambi, l’euro si apprezza sul dollaro e passa di mano a 1,0828.
Un quadro di incertezza
La flessione delle Borse europee, in un contesto di incertezza economica globale, è un segnale che merita attenzione. La crescita dei rendimenti dei titoli di Stato, in particolare del decennale italiano, evidenzia le preoccupazioni legate all’inflazione e alla stabilità finanziaria. L’andamento positivo del settore tech potrebbe essere interpretato come un segno di fiducia nel futuro digitale, ma è importante valutare il contesto generale e le prospettive economiche a lungo termine.