L’Anm difende l’indipendenza della magistratura
L’Associazione nazionale magistrati (Anm) ha rilasciato una nota in cui ribadisce con forza la necessità di rispettare la giurisdizione come esercizio di una funzione del tutto autonoma ed indipendente. La Giunta esecutiva centrale dell’Anm afferma che la magistratura “non può attendersi dalla magistratura che assuma decisioni ispirate dalla necessità di collaborazione con il governo di turno”. In altre parole, la magistratura non può piegarsi alle pressioni politiche e deve rimanere fedele al suo mandato costituzionale.
Critiche al governo per l’uso del dileggio e le accuse di pregiudizialità
L’Anm esprime “fondata preoccupazione” quando il dileggio prende il posto della critica e il dissenso dei più alti esponenti del governo viene affidato ad accuse di pregiudizialità ideologica, di abnormità o di esondazione nella sfera riservata alla politica. L’associazione sottolinea che la magistratura non può essere accusata di pregiudizi ideologici semplicemente perché non si allinea alle aspettative politiche.
Il ruolo della magistratura in una democrazia
La dichiarazione dell’Anm solleva un punto cruciale nel dibattito pubblico: il ruolo della magistratura in una democrazia. La magistratura deve essere indipendente per garantire la giustizia e l’applicazione delle leggi in modo imparziale. Tuttavia, è anche importante che la magistratura sia in grado di dialogare con il governo e con la società civile per affrontare le sfide comuni. La chiave sta nel trovare un equilibrio tra autonomia e collaborazione, garantendo che la magistratura non sia né un organo isolato né un semplice strumento politico.