Milano in calo, spread Btp-Bund in risalita: le Borse europee seguono i futures Usa
atlante
2 min read
Milano in calo, spread Btp-Bund in risalita
La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in negativo, con l’indice Ftse Mib che ha ceduto lo 0,58%. Il trend negativo è stato in linea con quello delle altre Borse europee e dei futures Usa in calo. Lo spread Btp-Bund si è allargato a 119 punti, risalendo dai minimi da tre anni toccati venerdì a 117,4 punti. Il rendimento del titolo italiano è risalito al 3,43%, nonostante il miglioramento dell’outlook da parte di Fitch.
Il listino è stato appesantito dalle banche, con Mps in calo del -1,85% e Popolare di Sondrio del -1,45%. Anche Brunello Cucinelli ha subito una flessione del -2%. Stellantis ha registrato un calo del -1,41%.
Controcorrente si sono mossi i titoli del settore petrolifero, che hanno beneficiato del rialzo del prezzo del greggio, in linea con le quotazioni in rialzo dell’oro, entrambe influenzate dalle tensioni in Medio Oriente. Saipem ha registrato un rialzo del +1,88%, Eni del +1,55% e Tenaris del +1%. Anche Azimut, società del settore del risparmio gestito, ha registrato un rialzo del +1,59%.
La piazza azionaria peggiore è stata Parigi (-0,82%), seguita da Francoforte (-0,79%). Anche Londra è passata in ribasso (-0,21%).
L’attenzione è rivolta alle trimestrali
L’attenzione nel corso della settimana è rivolta soprattutto alle trimestrali, a partire da quelle statunitensi. Le aziende pubblicheranno i loro risultati finanziari del primo trimestre, fornendo un’indicazione importante sulla salute dell’economia globale.
L’incertezza sui mercati
L’andamento dei mercati finanziari è sempre influenzato da una serie di fattori, tra cui le tensioni geopolitiche, l’inflazione, le politiche monetarie delle banche centrali e le prospettive economiche. In questo momento, l’incertezza è alta, con la guerra in Ucraina che continua a generare instabilità e con le banche centrali che stanno cercando di contenere l’inflazione con aumenti dei tassi di interesse. L’attenzione è rivolta alle trimestrali, che potrebbero fornire indicazioni più precise sulla situazione economica globale.
