Un progetto innovativo per il riciclo di Raee
La multiutility lombarda A2a ha inaugurato una nuova linea robotica presso l’impianto di trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), gestito da Amsa all’interno della Seconda Casa di Reclusione di Bollate (Milano). La struttura, operativa dal 2018, si inserisce in un contesto peculiare a livello europeo, caratterizzato dalla custodia attenuata e dalla partecipazione attiva dei detenuti alle attività offerte. Questo la rende un modello virtuoso di economia circolare e inclusione socio-lavorativa.
L’innovazione tecnologica al servizio dell’ambiente e dell’inclusione
La nuova linea, sviluppata in collaborazione con Hiro Robotics, sfrutta l’intelligenza artificiale e la robotica collaborativa per migliorare l’efficienza del processo di riciclo. La tecnologia permette di ridurre i tempi di trattamento da 10 a 3,5 minuti per i monitor, aumentare la produttività del 100% e migliorare la precisione nella separazione dei materiali. L’obiettivo è valorizzare le materie prime critiche contenute nelle apparecchiature da rottamare, come terre rare e metalli preziosi, fondamentali per la transizione ecologica.
Un’opportunità di crescita professionale per i detenuti
Il progetto ‘LaboRaeE’ prevede l’assunzione di 5 dipendenti, con la prospettiva di un aumento grazie alla tecnologia di automazione avanzata. A2a crede che questa tecnologia contribuirà alla crescita professionale delle persone impiegate, offrendo loro un percorso concreto di formazione professionale. All’inaugurazione hanno partecipato il direttore della Casa di Reclusione, la direttrice dell’Ufficio Detenuti e Trattamento Prap di Milano, l’amministratore delegato di Amsa, il responsabile Innovazione di A2a e l’assessore regionale all’Ambiente e Clima della Lombardia.
Un modello replicabile per la sostenibilità
L’iniziativa di A2a rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa essere utilizzata per promuovere la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale. L’integrazione di sistemi robotici avanzati con programmi di formazione professionale può creare opportunità di lavoro e favorire la crescita economica, contribuendo allo stesso tempo alla salvaguardia dell’ambiente. Sarebbe auspicabile che questo modello venisse replicato in altre realtà, sia in Italia che all’estero, per promuovere un’economia circolare più efficiente e inclusiva.