L’argento di Viviani nell’eliminazione
Elia Viviani ha conquistato l’argento nell’eliminazione ai Mondiali di Ballerup, in Danimarca. Il ct del ciclismo su pista italiano Marco Villa ha commentato la prestazione del ciclista, evidenziando la sua professionalità e la sua tenacia.
“Viviani ci ha provato fino all’ultimo giro, ha tentennato un po’ a un giro dalla fine. Forse se avesse anticipato Hansen, avrebbe potuto avere una chance in più. Ma è stato anticipato e nei 250 metri finali, quando si è accorto che la pedalata del danese Hansen era ancora piena, ha desistito e ha capito che non poteva effettuare il recupero. Ha fatto una bella prova, una bella eliminazione che mi aveva fatto ben sperare. Bravissimo comunque per l’argento”, ha dichiarato Villa a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
Villa ha sottolineato la professionalità di Viviani, definendola “la dote principale” del ciclista: “Si è vista soprattutto quest’anno, a 35 anni ha preparato le Olimpiadi con l’entusiasmo di un 18enne alla prima esperienza. Mi ha stupito molto questa sua preparazione maniacale.”
Il futuro del ciclismo italiano
Il ct Villa ha poi analizzato le prospettive future del ciclismo italiano, evidenziando le difficoltà che il nostro paese sta affrontando in ambito internazionale.
“Bene su pista, fatichiamo su strada: qual è il futuro del nostro ciclismo?”, si è chiesto Villa. “Guardo sempre il bicchiere mezzo pieno”, ha aggiunto. “Adesso è un ciclismo più difficile, prima era dominato da 4-5 nazioni. Ora il ciclismo si è aperto ad altre nazioni, si sono un po’ accorciate le occasioni per vincere per tutte le nazioni che prima dominavano. È vero che da tempo non vinciamo i Mondiali su strada, però non è che siamo spariti, basti guardare il terzo posto di Ciccone al Giro di Lombardia, anzi il secondo posto degli umani se consideriamo Pogacar. Ora siamo in tanti che dobbiamo dividerci le fette della torta.”
Villa ha poi fatto un bilancio del Mondiale: “Abbiamo fatto un bel Mondiale, mi dispiace per la caduta del quartetto dove si poteva andare a medaglia, a un giro e mezzo dalla fine eravamo in tabella per il terzo posto. Ma sono contento anche dei quarti posti.”
Il futuro di Filippo Ganna
Infine, Villa ha parlato del futuro di Filippo Ganna, campione olimpico dell’inseguimento individuale e medaglia d’argento nell’omnium alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
“Cosa spera per il 2025 di Filippo Ganna?”, gli è stato chiesto. “Dopo le Olimpiadi parte un quadriennio nuovo ed è giusto che almeno per i primi due anni dove non c’è di mezzo alla qualifica olimpica, si dedichi più alla strada. Ma lui a volte viene in pista per preparare la strada. Certamente punterà molto alla strada.”
Un futuro incerto per il ciclismo italiano
Il futuro del ciclismo italiano appare incerto, con la crescente competizione internazionale che rende difficile ottenere risultati di rilievo. La professionalità di atleti come Viviani e Ganna rappresenta un punto di forza, ma è necessario un lavoro costante per garantire la crescita del movimento e la conquista di nuovi successi.