Protesta contro la monarchia durante la visita di re Carlo III
La senatrice aborigena Lidia Thorpe ha sfidato re Carlo III durante la sua visita al Parlamento australiano, gridando slogan anticoloniali. “Ridateci le nostre terre, restituiteci ciò che ci avete rubato!” ha urlato la parlamentare, dopo un discorso del re 75enne agli eletti e ai funzionari del Paese. La senatrice indipendente, indossando un mantello di pelliccia, ha denunciato quello che ha definito il genocidio degli indigeni australiani durante l’era della colonizzazione europea dell’Australia. L’azione di Thorpe ha suscitato scalpore e ha riacceso il dibattito sulla monarchia in Australia.
Il passato coloniale dell’Australia e il riconoscimento dei diritti degli aborigeni
L’Australia è stata una colonia britannica per più di un secolo, durante il quale migliaia di aborigeni australiani furono uccisi e intere comunità furono sfollate. Il Paese ottenne l’indipendenza de facto nel 1901, ma non divenne mai una repubblica a tutti gli effetti. Re Carlo resta capo dello Stato. La questione dei diritti degli aborigeni è un tema complesso e controverso in Australia. Il Paese ha respinto con un referendum nel 1999 una modifica della Costituzione volta a trasformarla in una Repubblica. Nessuna riforma in questo senso è più all’ordine del giorno. Nel 2023, gli australiani hanno respinto, in un altro referendum, le misure per riconoscere gli australiani indigeni nella Costituzione e creare un’Assemblea consultiva indigena.
Lidia Thorpe: una figura controversa
Lidia Thorpe è nota per le sue acrobazie politiche e la feroce opposizione alla monarchia. Quando prestò giuramento nel 2022, alzò il pugno destro giurando con riluttanza di servire la regina Elisabetta II, l’allora capo di stato dell’Australia. “Giuro solennemente e sinceramente che sarò fedele al colonizzatore, Sua Maestà la Regina Elisabetta II”, ha detto prima di essere rimproverata. “Senatore Thorpe, deve recitare il giuramento così come è stampato”, osservò all’epoca la presidente della Camera Sue Lines.
La visita di re Carlo III in Australia
Carlo III sta effettuando una visita di nove giorni in Australia e a Samoa, nel suo primo grande tour all’estero dopo la diagnosi di cancro all’inizio di quest’anno. La visita del re è stata segnata da questo incidente e da altre manifestazioni di protesta da parte di attivisti indigeni, che chiedono un maggiore riconoscimento dei loro diritti e un cambiamento radicale nella politica australiana.
Un momento di riflessione
L’episodio della senatrice Thorpe è un monito per l’Australia. Il Paese deve confrontarsi con il suo passato coloniale e con le conseguenze che questo ha avuto per gli aborigeni. Il riconoscimento dei diritti degli indigeni e la restituzione delle terre sono temi cruciali per la riconciliazione e per la costruzione di un futuro più equo e inclusivo.