Mike Bongiorno, un viaggio nel tempo tra passato e futuro
La Rai si prepara a celebrare uno dei volti più amati della televisione italiana: Mike Bongiorno. In occasione del centenario dalla sua nascita e del settantesimo anniversario del suo primo programma televisivo, arriva “Mike”, una miniserie evento in due puntate che promette di svelare un lato inedito del celebre conduttore, andando oltre la sua immagine pubblica e la sua iconica frase di saluto “Allegria”.
La serie, prodotta da Rai Fiction e Viola Film, debutterà alla Festa del cinema di Roma per poi approdare su Rai1 il 21 e 22 ottobre in prima serata. Il racconto si apre nel 1971, con Mike nel pieno del successo di Rischiatutto e all’inizio della sua relazione con Daniela, la donna che diventerà la sua terza moglie e con cui avrà tre figli. La miniserie si struttura attorno a una grande intervista televisiva che Mike accetta di rilasciare a un famoso giornalista, diventando lo strumento per ripercorrere la sua vita “tra due mondi”.
Il racconto riporta alla luce le origini di Michael, nato a New York nel 1924 da una famiglia italo-americana. La serie segue il suo percorso di vita, dalla sua adolescenza e giovinezza, interpretata da Elia Nuzzolo, al suo ritorno in Italia negli anni ’30 con la madre, il suo debutto come giornalista, la sua partecipazione alla Resistenza, la prigionia dai tedeschi, le sfide mortali affrontate e il suo ritorno negli Stati Uniti, dove scopre la radio e la televisione, passioni che lo porteranno a un punto di svolta nella sua vita.
Un ritratto intimo e profondo
La miniserie si propone di andare oltre la figura pubblica di Mike Bongiorno, svelando un lato più intimo e profondo della sua persona. Claudio Gioè, che interpreta il ruolo del celebre conduttore, ha dichiarato di aver avuto “il terrore” di affrontare un personaggio così amato dagli italiani, ma di essere stato attratto soprattutto dal Mike “a telecamere spente”, dalle sue ansie, dai suoi fantasmi e dalle sue ossessioni.
Il regista Giuseppe Bonito ha sottolineato l’importanza di “resettare la sua immagine più convenzionale”, rivelando un “personaggio ricchissimo” che ha vissuto “tra un continente e l’altro, tra il padre e la madre”, un dualismo che a volte lo ha lacerato. La serie si propone di raccontare la sua anima, le sue paure e le sue fragilità, andando oltre il personaggio pubblico che ha conquistato il cuore degli italiani.
Un omaggio a un’icona della televisione italiana
“Mike” si presenta come un omaggio a un’icona della televisione italiana, un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel panorama televisivo del nostro Paese. La miniserie si propone di ripercorrere la sua vita, i suoi successi, le sue difficoltà, ma anche il suo lato umano, svelando un uomo complesso e sfaccettato, che ha saputo conquistare il cuore di milioni di italiani con la sua simpatia, la sua genuinità e la sua capacità di entrare in sintonia con il pubblico.
La scelta di Claudio Gioè per interpretare il ruolo di Mike Bongiorno è stata azzeccata, con un’interpretazione che promette di essere intensa e coinvolgente. La serie si presenta come un’occasione per ripercorrere la storia della televisione italiana attraverso la figura di uno dei suoi protagonisti più amati, ma anche per scoprire un lato inedito di un uomo che ha saputo conquistare il cuore di milioni di italiani.
Un omaggio a un’icona e un’occasione per riflettere
La miniserie “Mike” si presenta come un omaggio a un’icona della televisione italiana, ma anche come un’occasione per riflettere sul ruolo della televisione nella società e sulla figura del conduttore, un ruolo che negli anni si è evoluto e trasformato. La serie ci invita a guardare oltre la figura pubblica di Mike Bongiorno, svelando un uomo complesso e sfaccettato, con le sue fragilità e le sue paure, ma anche con la sua grande forza e la sua capacità di entrare in sintonia con il pubblico. È un viaggio nel tempo che ci porta a scoprire un lato inedito di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della televisione italiana.