La censura come strategia politica
Roberto Saviano, accolto come una star alla Buchmesse di Francoforte, ha denunciato una nuova forma di censura che vede la sua assenza dalla delegazione ufficiale di Italia Ospite d’Onore come una “necessità di avere bersagli”. Lo scrittore ha affermato che la sua esclusione non era dovuta a una mancanza di apprezzamento, ma a una strategia politica di “liberarsi di certe figure” e di “togliere dalle palle” chi non si allinea con il governo.
Saviano ha sottolineato come questa nuova forma di censura non sia immediata e non si basi su divieti espliciti, ma su una strategia di isolamento e di “dissidenza” che rende il bersaglio un “dissidente”.
“Loro dicono puoi parlare, scrivere, dire tutto. Dov’è la censura?” ha affermato Saviano, invitando a riflettere su come “ti tolgono l’acqua, le risorse, ti rendono dissidente, ma i dissidenti esistono nei regimi, non nelle democrazie”
La battaglia della parola e la protezione degli editori
Saviano ha sottolineato l’importanza della battaglia della parola e del ruolo fondamentale che gli editori possono svolgere nella protezione degli autori. “Senza una protezione sistematica da parte dell’editore, per l’autore non c’è possibilità di salvare la propria parola”, ha affermato, evidenziando come la rapidità con cui si diffonde l’informazione sia un grande nemico del libro che ha bisogno di tempo per essere compreso.
Lo scrittore ha parlato della sua esperienza personale con i processi e i dossieraggi che lo hanno colpito, sottolineando come la protezione di un editore sia fondamentale per contrastare le pressioni e gli attacchi che possono minacciare la libertà di espressione.
Il ruolo della sinistra e il populismo
Saviano ha invitato a riflettere sul ruolo della sinistra italiana e sulla dinamica del populismo. “Al di là delle mancanze gravissime che ha avuto la sinistra italiana, in crisi totale per moltissime ragioni in tutto il mondo, non bisogna sottovalutare questa dinamica che ha ogni populismo”, ha affermato.
Lo scrittore ha evidenziato come il populismo si nutra di una “diffidenza” nei confronti di qualsiasi comportamento solidale non autentico, citando come esempio il caso del salvataggio in mare e la lotta allo sfruttamento.
Gli eroi della democrazia e la solidarietà
Saviano ha definito gli eroi della democrazia come “tutti quei cittadini che riescono ad avere fiducia davvero nelle istituzioni e quindi al proprio lavoro”, citando insegnanti e operatori sanitari come esempi di persone che continuano a credere nel loro lavoro nonostante le difficoltà.
Lo scrittore ha espresso la sua gratitudine per la solidarietà ricevuta da altri scrittori e scrittrici, sottolineando come per molti anni ha avuto la sensazione di essere visto come un problema, un “bersaglio” da colpire senza sostegno.
“Vedere loro accanto, anni dopo, ha significato dire ‘non solo ci riguarda, ma sta accadendo a tutti'” ha affermato Saviano.
Il presente italiano e il futuro tedesco
Saviano ha concluso il suo intervento sottolineando come il “dossieraggio” sia una pratica costante in Italia per chiunque prenda posizioni controcorrente.
“In Germania queste storie le conoscete benissimo, ma tornerete a riviverle perché il presente italiano è il futuro tedesco”, ha concluso, invitando a riflettere sulla possibilità che la situazione italiana possa diventare un modello per altri Paesi.
Riflessioni sulla libertà di espressione
Le parole di Saviano sollevano un’importante questione sulla libertà di espressione e sulla censura in Italia. La sua denuncia di una nuova forma di censura che si basa sull’isolamento e sulla “dissidenza” è un monito per tutti coloro che si battono per la libertà di pensiero e di parola. È fondamentale riflettere su come la libertà di espressione possa essere minacciata da strategie subdole e non sempre visibili, e su come sia necessario difenderla con vigore e determinazione.