Un capolavoro di Verdi che risuona nel presente
Il Teatro delle Muse di Ancona si prepara ad inaugurare la sua stagione lirica con un capolavoro di Giuseppe Verdi: Nabucco. L’opera, ispirata al Vecchio Testamento e con libretto di Temistocle Solera, è la terza opera del giovane Verdi, che la scrisse nel 1842 dopo la perdita della moglie e dei due figli piccoli. Il debutto alla Scala di Milano fu un successo clamoroso, con ben 75 riprese. Il direttore artistico Vincenzo De Vivo ha definito Nabucco un’opera profetica che, seppure lontana nel tempo, ci fa riflettere su quello che accade oggi nel mondo. L’opera racconta di conflitti in Medio Oriente, ma al tempo stesso parla di un grande percorso interiore che porta i personaggi a trovare la verità in sé stessi.
Una lettura spirituale e religiosa
Il regista Mariano Bauduin, che ha già diretto Attila alle Muse nel 2022, ha scelto una lettura spirituale e religiosa di Nabucco, conferendo alla drammaturgia l’andamento di un oratorio. Le scenografie, realizzate da Lucio Diana, sono simboliche e astratte, con una torre di Babele che domina il palcoscenico. I costumi, disegnati da Stefania Cempini, sono storici ma essenziali, e i movimenti dei personaggi sono ieratici.Anche il direttore d’orchestra Gyorgy Gyorivànyi Ràth, sul podio della Form, del Coro Lirico Marchigiano Bellini e dell’Orchestra Fiati di Ancona, ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva che esprime lo spirito dell’opera.
La trama di Nabucco
La vicenda di Nabucco si svolge sullo sfondo del conflitto tra ebrei e babilonesi. Il re Nabucco ha conquistato Gerusalemme nel 587 a.C. e si ritrova al centro di un triangolo amoroso con le sue figlie, Fenena e Abigaille, entrambe innamorate di Ismaele, nipote del re di Gerusalemme.Fenena, fatta prigioniera dagli ebrei, si converte alla loro religione e viene riamata da Ismaele. Abigaille, figlia illegittima di Nabucco, si sente rifiutata e muove contro di loro e contro il padre, che in un delirio di onnipotenza si dichiara Dio e impazzisce. Deposto da Abigaille, Nabucco recupera la ragione e libera gli ebrei, mentre Abigaille si uccide.
Un cast di stelle
Il baritono Ernesto Petti interpreterà Nabucco, un ruolo impegnativo che richiede una grande versatilità vocale. Il soprano Rebeka Lokar sarà Abigaille, un personaggio che richiede un grande controllo vocale. Completano il cast Nicola Ulivieri (Zaccaria), Alessandro Scotto Di Luzio (Ismaele) e Irene Savignano (Fenena).Nabucco è un’opera che continua a parlare al pubblico di oggi, un’opera che ci invita a riflettere sui conflitti del mondo e sulla ricerca interiore.
Riflessioni su Nabucco
Nabucco è un’opera che, pur essendo ambientata in un contesto storico lontano, affronta temi universali come la fede, il potere, l’amore e la guerra. La scelta di una lettura spirituale e religiosa da parte del regista Mariano Bauduin conferisce all’opera una dimensione universale che la rende ancora più attuale. La Torre di Babele, simbolo di divisione e incomprensione, è un’immagine potente che ci ricorda l’importanza del dialogo e della comprensione reciproca. In un mondo sempre più diviso, Nabucco ci invita a riflettere sulla nostra umanità e sulla nostra capacità di trovare la verità in noi stessi.