Un Paese a rischio: numeri allarmanti
Secondo l’ultimo rapporto di Confartigianato, ben 8,1 milioni di italiani risiedono in zone a rischio di frane e alluvioni, un numero che comprende 5,7 milioni di persone e 405mila imprese in aree a rischio di frane e 2,4 milioni di cittadini e 226mila imprese in zone ad elevato rischio di alluvioni. Questi fenomeni, sempre più frequenti, hanno causato danni economici per 5 miliardi di euro ogni anno nel decennio 2013-2022. Il rapporto evidenzia anche che nelle zone a rischio di frane, la popolazione, gli edifici, le imprese e i beni culturali sono in costante aumento, con un incremento del 1,7%, 2,7%, 1,8% e 7% rispettivamente dal 2018 ad oggi. In particolare, nelle aree a rischio di frane risiedono 5.707.465 abitanti, operano 405.240 imprese e sono presenti 1.867.094 edifici e 38.153 beni culturali. Nelle zone ad elevato rischio di alluvione, invece, vivono 2.431.847 italiani, lavorano 225.874 aziende e sono presenti 623.192 edifici e 16.025 beni culturali.
La percezione del rischio in Italia
Il rapporto evidenzia anche una crescente preoccupazione per gli effetti del cambiamento climatico in Italia. Il 44% degli italiani si sente esposto a eventi meteorologici estremi, una percentuale superiore alla media europea del 38%. Inoltre, il 31% degli italiani è preoccupato per i disastri geologici, una percezione di rischio che supera di gran lunga la media Ue del 13%. Infine, il 31% degli italiani si sente vulnerabile alle inondazioni, con un dato superiore di cinque punti rispetto alla media europea.
La necessità di investimenti in prevenzione
Alla luce di questa situazione allarmante, Confartigianato lancia un appello per un’azione immediata di prevenzione idrogeologica. Il Presidente Marco Granelli sottolinea che sono in gioco vite umane, attività economiche e il patrimonio culturale italiano. L’associazione invita a sfruttare al meglio le risorse del PNRR per azioni di tutela dell’ambiente, con la messa in sicurezza delle zone colpite dal dissesto, la realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, e la manutenzione ordinaria con controlli costanti per verificarne tenuta ed efficienza.
La sfida del cambiamento climatico
Il rapporto di Confartigianato ci ricorda l’urgenza di affrontare la sfida del cambiamento climatico, che si manifesta con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e intensi. La prevenzione e la manutenzione del territorio sono cruciali per mitigare i rischi e proteggere le vite umane, le attività economiche e il patrimonio culturale. L’utilizzo strategico delle risorse del PNRR rappresenta un’opportunità importante per investire in un futuro più sostenibile e resiliente.