Un violento temporale colpisce Torino
Un violento temporale con grandine si è abbattuto su Torino nel tardo pomeriggio di ieri, causando disagi diffusi in tutta la città. La forte grandinata, in particolare, ha colpito la zona nord, con danni maggiori nell’area di piazza Baldissera.
Alberi caduti e allagamenti
La furia del maltempo ha causato la caduta di alberi in corso Belgio, Lungo Dora Voghera, corso Regio Parco, corso Novara e corso Giulio Cesare. Allagamenti si sono registrati nelle strade e nel sottopasso Donat Cattin.
Interventi di soccorso
La centrale operativa della polizia locale ha ricevuto centinaia di chiamate in poche ore, con oltre 30 pattuglie impegnate per fronteggiare i rallentamenti del traffico. La protezione civile ha inviato 22 operatori per rimuovere i cumuli di ghiaccio, mentre quattro squadre hanno monitorato i percorsi collinari e i fiumi. L’Amiat ha messo in azione tre mezzi spartineve, una pala meccanica e due spandisale per ripulire le strade dagli accumuli di ghiaccio e grandine. Cinque squadre di Smat stanno lavorando per pulire le caditoie, oltre all’intervento nel sottopasso Donat Cattin.
Monitoraggio del suolo e interventi urgenti
Il Comune di Torino ha annunciato un monitoraggio del suolo nei quartieri maggiormente colpiti per individuare le buche più urgenti da mettere in sicurezza. Le squadre di intervento saranno attivate per riparare i danni e garantire la sicurezza delle strade.
Un bilancio pesante
Nella sola giornata di ieri a Torino sono caduti oltre 76 millimetri di pioggia. Il maltempo ha causato danni ingenti e disagi per la popolazione, con la città che si è trovata a fare i conti con un’emergenza improvvisa.
Considerazioni personali
Il violento temporale che si è abbattuto su Torino è un chiaro segnale degli effetti del cambiamento climatico. Eventi meteorologici estremi come questo sono destinati a diventare sempre più frequenti, rendendo necessario un’azione immediata da parte di tutte le istituzioni per affrontare i rischi e mitigare le conseguenze. È fondamentale investire in infrastrutture più resistenti e in sistemi di prevenzione e gestione delle emergenze più efficaci.