Borse europee contrastate
Le borse europee hanno chiuso la settimana con un andamento contrastante, in vista delle valutazioni di S&P e Fitch sull’Italia che saranno pubblicate nei prossimi giorni. Parigi ha registrato la migliore performance (+0,34%), seguita da Milano (+0,25%) e Francoforte (+0,17%). In calo Madrid (-0,15%) e Londra (-0,71%).
Mercati delle materie prime
Il prezzo del greggio ha continuato la sua discesa, scendendo sotto la soglia dei 70 dollari al barile (Wti -1,32% a 69,7 dollari al barile). Il gas naturale ha registrato un calo dello 0,42%, passando di mano a meno di 40 euro al MWh (39,49 euro al MWh). L’oro, invece, ha continuato a salire, raggiungendo un nuovo massimo storico (+0,94% a 2.712 dollari l’oncia).
Effetti del taglio dei tassi della BCE
Il taglio dei tassi di interesse da parte della BCE ha rafforzato il dollaro, che si è scambiato a 0,92 euro e 0,76 sterline. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si è attestato a 118 punti, restando sui minimi degli ultimi 3 mesi. Il rendimento annuo italiano ha perso 5,3 punti, attestandosi al 3,36%, mentre quello tedesco ha perso 3 punti, attestandosi al 2,18%.
Performance dei settori
Il settore dei semiconduttori ha registrato un buon andamento, con Asml Holding (+4,56%), Be (+3,52%) e Soitec (+3,39%) in forte rialzo. Anche il comparto del lusso ha mostrato una buona performance, spinto dai conti trimestrali di Cucinelli (+3,86%), Ferragamo (+3,3%) e Lvmh (+2,72%). Kering (+4,7%) pubblicherà i suoi conti trimestrali mercoledì prossimo a borsa chiusa. Il settore automobilistico ha registrato progressi, con Stellantis (+1,5%) e Volvo (+2,54%) in rialzo. Iveco (+5%) ha registrato un forte rialzo sulla scia della trimestrale e delle stime della rivale Volvo Ab (+3,17%). Anche il settore bancario ha mostrato un buon andamento, con SocGen (+1,74%), Sabadell (+1,59%), Caixa (+1,59%) e Mps (+1,21%) in rialzo. In rosso i petroliferi Saipem (-2,67%), Shell (-0,87%), Eni (-0,42%), Bp (-0,25%) e TotalEnergies (-0,15%).
Le incertezze per l’Italia
Le valutazioni di S&P e Fitch sull’Italia rappresentano un momento cruciale per il Paese. Le agenzie di rating potrebbero influenzare la fiducia degli investitori e il costo del debito italiano. È importante monitorare attentamente gli sviluppi di questa situazione e valutare l’impatto sulle politiche economiche del governo italiano.