Il petrolio resta dominante
Nonostante la spinta verso la transizione energetica, il petrolio continuerà a dominare il panorama energetico per molto tempo. Lo ha affermato Davide Tabarelli, fondatore e presidente di Nomisma Energia, durante un incontro organizzato dal gruppo Tal per celebrare i suoi 60 anni di attività.
Secondo Tabarelli, nonostante i numerosi annunci su iniziative per la transizione energetica, la domanda di petrolio rimarrà alta a lungo. Questo perché molte iniziative sono ostacolate dalle compagnie petrolifere.
Tabarelli ha sottolineato come il petrolio abbia una densità energetica ineguagliabile e sia facilmente trasportabile. Un litro di benzina, ad esempio, contiene 12 kilowattora di energia.
Esempi positivi e alternative da sviluppare
Nonostante la previsione di un dominio prolungato del petrolio, Tabarelli ha evidenziato alcuni esempi positivi, come la trasformazione delle raffinerie in bioraffinerie, un processo che Eni ha già avviato a Marghera e Gela, e che presto riguarderà anche Livorno.
Inoltre, ha sottolineato la necessità di investire in alternative come l’idrogeno, i biocarburanti e l’elettrificazione. Tuttavia, ha avvertito che per l’elettrificazione è necessario produrre molta più energia elettrica.
Il ruolo del nucleare e le sfide della transizione
Tabarelli ha anche affrontato il tema del nucleare, un’opzione contro cui c’è diffusa diffidenza. Ha sottolineato che se si rifiuta il nucleare, è necessario limitare l’utilizzo di energia solare, ad esempio, usando il cellulare solo di giorno e quando c’è il sole.
Durante l’incontro, un ambientalista ha protestato mostrando uno striscione ed è stato allontanato. Tabarelli ha commentato che i giovani sono molto sensibili alla questione della transizione energetica, ma che il processo non è facile.
L’impatto dei veicoli elettrici e il futuro della plastica
Sissi Bellomo, giornalista del Sole 24 Ore, ha aggiunto che i veicoli elettrici entro il 2035 consentiranno di risparmiare 12 milioni di barili di petrolio al giorno. Tuttavia, ha sottolineato che la plastica continuerà ad essere molto diffusa.
Il dibattito sulla transizione energetica è complesso e presenta diverse sfide. È importante considerare le diverse prospettive e le implicazioni di ogni scelta, tenendo conto dell’impatto ambientale e sociale.
La transizione energetica: un percorso complesso
La transizione energetica è un processo complesso che richiede un approccio multiforme. È necessario investire in tecnologie innovative, ma anche considerare le sfide sociali ed economiche. La diffidenza verso il nucleare, ad esempio, è un fattore che complica la ricerca di soluzioni sostenibili. È fondamentale un dialogo aperto e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti, per trovare un equilibrio tra le esigenze energetiche e la salvaguardia dell’ambiente.