Un nuovo allarme per la situazione dei detenuti politici a Cuba
Secondo l’ultimo rapporto di Prisoners Defenders, un’organizzazione non governativa che si batte per i diritti umani, a Cuba sono presenti 1.113 detenuti politici e di coscienza alla data del 30 settembre 2024. Questo numero rappresenta un aumento rispetto al mese precedente, quando erano 1.105. Il rapporto denuncia come “tutti soffrono di sentenze giudiziarie o provvedimenti limitanti la libertà da parte di procure senza alcun controllo giudiziario, giusto processo né difesa ed in flagrante violazione del diritto internazionale”.
Nel mese di settembre, 13 nuovi prigionieri politici sono stati arrestati, mentre cinque hanno riacquistato la libertà dopo aver scontato la pena. Il presidente di Prisoners Defenders, Javier Larrondo, ha dichiarato all’ANSA da Madrid, dove ha sede l’ong, che “il regime si è proposto di distruggere la società civile indipendente ma la repressione non colpisce solo gli attivisti e i dissidenti, ma anche le loro famiglie”.
Un quadro preoccupante: donne, minorenni e persone con problemi di salute
Tra i prigionieri politici, ci sono 116 donne, 30 minorenni, 356 soffrono di patologie mediche e 62 di disturbi di salute mentale. Questo quadro evidenzia la gravità della situazione e la necessità di un intervento urgente per garantire il rispetto dei diritti umani e la liberazione di tutti i prigionieri politici.
La repressione del regime cubano: un problema sistemico
La repressione del regime cubano è un problema sistemico che si protrae da decenni. L’isolamento internazionale e la mancanza di libertà di espressione e di associazione hanno contribuito a creare un clima di paura e di repressione. La società civile indipendente è costantemente minacciata e gli attivisti e i dissidenti sono spesso perseguitati per le loro opinioni politiche.
Il peso della repressione e la necessità di una soluzione
La notizia della crescente repressione a Cuba è un campanello d’allarme per la comunità internazionale. È fondamentale che la comunità internazionale continui a monitorare la situazione e a esercitare pressioni sul regime cubano affinché rispetti i diritti umani e la libertà di espressione. La liberazione di tutti i prigionieri politici è un passo fondamentale per la democratizzazione dell’isola e per il rispetto dei diritti umani.