L’Italia celebra la pluralità e la libertà di espressione
La Buchmesse di Francoforte, uno dei più importanti eventi editoriali al mondo, ha visto l’Italia protagonista come Ospite d’Onore per la prima volta dopo 36 anni. L’inaugurazione, tenutasi il 16 ottobre, ha visto sul palco il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha celebrato la pluralità della cultura italiana e la libertà di espressione, sottolineando l’importanza del Padiglione Italia come luogo di confronto e incontro per dare “voce all’eterogeneità di visioni e punti di vista”.
Giuli ha affermato che l’editoria italiana “mostra una personalità forte, aperta e plurale, che riflette la solidità della nostra industria del settore”. Il ministro ha anche ribadito il suo impegno per la libertà di espressione, dichiarando: “Nella mia missione istituzionale sono intenzionato a rappresentare la sacrosanta libertà di espressione di ogni forma di dissenso compreso quello che possa ritorcersi sul governo a cui mi onoro di appartenere”.
Il suo discorso è stato preceduto da un breve momento di tensione quando un contestatore ha gridato in tedesco “dopo questi discorsi si invita a parlare un populista”, ma l’atmosfera generale è rimasta serena e festosa.
Un’occasione per riflettere sul futuro dell’editoria
La ministra della Cultura tedesca Claudia Roth ha sottolineato la difficoltà del mercato del libro, evidenziando le sfide che affrontano autori, traduttori e editori. Ha promesso di continuare a lottare per ottenere maggiori risorse per il settore, dichiarando: “nelle prossime sezioni parlamentari continuerà a lottare per ottenere di più”.
Anche il ministro Giuli, in un momento di confronto con i giornalisti, ha espresso la sua preoccupazione per i possibili tagli alla cultura nella manovra finanziaria, affermando: “Ci stiamo impegnando tutti per avere le risorse adeguate affinché il mondo della cultura non patisca alcun taglio sanguinario”.
Un ponte tra Italia e Germania
Nel suo discorso, il ministro Giuli ha sottolineato la reciproca fascinazione tra Italia e Germania, evidenziando il ruolo fondamentale della cultura nel costruire ponti tra i popoli. Ha citato Albert Camus per ribadire la centralità del “pensiero solare”, definendolo come “il punto d’incontro tra la rigidità delle ideologie che si discioglie nella luce meridiana dello spirito mediterraneo”.
Il ministro ha anche ricordato il motto “Radici nel futuro” che accompagnerà i cinque giorni di Italia Ospite d’Onore, sottolineando l’importanza di guardare al passato per costruire un futuro migliore. Ha inoltre espresso l’intenzione del governo italiano di sostenere la trasposizione linguistica delle opere italiane e tedesche, promuovendo la collaborazione tra le imprese del settore.
Un palcoscenico per il dialogo e la democrazia
Il direttore della Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, Juergen Boos, ha sottolineato l’importanza della Buchmesse come piattaforma per il dialogo e la democrazia. Ha ribadito la necessità di un confronto aperto e pacifico, affermando: “Non si tratta di alzare la voce più degli altri, ma di ascoltare gli uni e gli altri. Abbiamo bisogna di uno scambio, la Buchmesse è la piattaforma di un discorso pacifico e democratico”.
Boos ha anche ribadito l’importanza di mostrare la realtà culturale e politica italiana, sgombrando il campo dalle polemiche sull’assenza di Roberto Saviano dalla delegazione ufficiale. “Credo che sia molto importante mostrare quello che sta accadendo in questo momento in Italia a livello culturale e politico”, ha dichiarato.
Un’occasione di confronto e crescita
L’Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte rappresenta un’importante occasione per il nostro paese di presentare la sua ricchezza culturale al mondo. È un momento di confronto e crescita, che ci permette di dialogare con altri Paesi e di riflettere sul ruolo della cultura in un mondo in continua evoluzione. L’impegno del ministro Giuli per la libertà di espressione e la pluralità culturale è un segnale positivo, che ci fa sperare in un futuro in cui la cultura possa essere un motore di progresso e di unione tra i popoli.