Il fotografo Luigi Spina alla Buchmesse e al Museo della Grafica
Il fotografo Luigi Spina sarà presente alla Buchmesse di Francoforte (16-20 ottobre) nel padiglione Italia con la mostra “Sotto un cielo antico. Pompei fra passato e presente” curata da Massimo Osanna, Luisa Catoni e Luigi Gallo. La mostra presenterà sei immagini di Spina su Pompei, tratte dal suo volume “Interno Pompeiano”, pubblicato un anno fa da 5 Continents e proclamato “miglior libro dell’anno” nel settore Architettura e design dal Financial Times.
In Italia, Spina sarà presente nella seconda tappa della mostra “L’Arte della Natura. Plinio il Vecchio e la sua eredità” che apre il 18 ottobre al Museo della Grafica a Pisa. Curata da Gianfranco Adornato, professore di Archeologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, la mostra ripercorre la vita e l’opera di Plinio il Vecchio, evidenziandone l’attualità nel contesto contemporaneo e la sua influenza sulla riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente.
Spina presenterà 5 immagini dal progetto “Interno Pompeiano”, 4 dal progetto “Diario Mitico” e una foto del Colosseo dal progetto “Anfiteatri”.
“Interno Pompeiano”: un viaggio fotografico inedito
“Interno Pompeiano” è un volume di 480 pagine (5 Continents Editions, euro 150) con testi di Gabriel Zuchtriegel, Massimo Osanna, Carlo Rescigno e Giuseppe Scarpati, che offre un’esperienza visiva unica all’interno delle abitazioni di Pompei. Il progetto fotografico di Spina, realizzato con una Hasselblad H6D 100 C, è stato commissionato in esclusiva dal Parco Archeologico di Pompei.
Il libro guida il lettore attraverso le nove regioni della città romana, svelando angoli inediti e dettagli sorprendenti: la varietà dei pavimenti musivi, le geometrie e i colori dell’opus sectile, la bellezza di pitture parietali, il ritmo alternato di elementi figurativi e decorativismo.
L’architettura e la natura come protagonisti
L’architettura non è solo un elemento strutturale, ma assume una funzione estetica: fusti di colonne ritmano lo spazio, nicchie e aperture modellano il gioco delle ombre, le pareti guidano lo sguardo del lettore.
Spina crea un dialogo tra l’interno delle abitazioni e l’esterno: la natura, non solo tema delle pitture, fa capolino con cespugli, alberi e cieli, in alcuni scatti anche con il Vesuvio.
La luce naturale come elemento chiave
Un aspetto fondamentale del progetto è l’utilizzo della luce naturale, che permette di esperire gli interni pompeiani in tutte le ore del giorno e in tutte le stagioni.
La fotografia come strumento di conoscenza
Il lavoro di Luigi Spina dimostra come la fotografia possa essere uno strumento potente per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale. Le sue immagini ci permettono di immergerci nell’antica Pompei, di scoprirne i dettagli e di apprezzarne la bellezza in modo nuovo e coinvolgente.