Un’indagine sulla libertà e l’affetto a Roma
La fotografa e artista Mar Sáez presenta la sua mostra “Terza Vita” all’ambasciata di Spagna in Italia, in vista della sua inaugurazione al Castello Gamba di Châtillon dal 26 ottobre al 8 dicembre. Il progetto nasce da una residenza artistica di 9 mesi nel 2021 alla Reale Accademia di Spagna a Roma, durante la quale Sáez ha avuto l’opportunità di esplorare una città inaspettatamente silenziosa e vuota a causa della pandemia.
“Terza Vita” è un’indagine sul concetto di libertà tra gli adolescenti, in un contesto storico-sociale profondamente modificato dalla pandemia. L’artista ha utilizzato una combinazione di fotografie, interviste, installazioni e registrazioni per documentare le esperienze di giovani di diverse età, origini e strati sociali, che hanno dimostrato un’intensa voglia di vivere e di contatto.
La mostra presenta oltre 50 opere, tra cui fotografie, installazioni sonore, video e fotolibri, che invitano lo spettatore a riflettere sulle proprie esperienze e a connettersi con quelle dei giovani ritratti.
La luce, la città e il potere dell’amore
La curatrice Laura Tota descrive “Terza Vita” come un lavoro contemporaneo che parla di rinascita, grazie alla capacità onirica dell’artista di trasformare il progetto in un’opera eterna. Sáez utilizza magistralmente la luce led notturna, quasi in stile caravaggesco, per catturare le immagini in un’osservazione partecipata.
L’artista stessa definisce “Terza Vita” anche un progetto sul potere dell’amore, incarnato dalla città di Roma, la cui arte e monumentalità le hanno permesso di creare un’opera corale con diverse tecniche.
Un’opera corale che parla di rinascita
Le opere di “Terza Vita” documentano le espressioni di un’affettività che riconquista il suo spazio nelle strade di Roma e sulle spiagge di Ostia, diventando teatro del ritorno di un desiderio che si riappropria del suo spazio. La mostra rappresenta un’esplorazione fotografica della rinascita del contatto umano dopo la pandemia, un momento in cui tutti abbiamo vissuto una sospensione inattesa di certezze e di libertà.
Il progetto “Terza Vita” di Mar Sáez si presenta come un’opera corale che parla di rinascita, di libertà e di amore, invitando lo spettatore a riflettere sul potere del contatto umano e sulla capacità di riappropriarsi della propria vita in un contesto in continua evoluzione.
Un’opera che celebra la resilienza umana
“Terza Vita” è un’opera che celebra la resilienza umana e la capacità di riprendersi da momenti di difficoltà. La mostra ci ricorda l’importanza del contatto umano, dell’affetto e della libertà, valori che sono stati messi a dura prova dalla pandemia. L’arte di Mar Sáez riesce a catturare la bellezza e la fragilità della vita, offrendoci un’immagine potente e commovente della rinascita umana.