Lavoratori autonomi in crescita, pensioni in calo
Secondo l’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane 2022 pubblicata dalla Banca d’Italia, il reddito medio in termini reali per le famiglie con un lavoratore autonomo come principale percettore è cresciuto in modo significativo tra il 2020 e il 2022. Questo gruppo, che comprende liberi professionisti, autonomi, imprenditori, soci o gestori di società e lavoratori atipici, ha visto un aumento medio del 2,8% del reddito, più del triplo rispetto al +0,8% registrato per le famiglie dei lavoratori dipendenti.
Al contrario, il reddito medio si è ridotto per i nuclei familiari che dipendono maggiormente dalle pensioni (-2,6%) o dagli altri trasferimenti (-15,4%).
Analisi del trend
L’incremento del reddito per i lavoratori autonomi potrebbe essere attribuito a diversi fattori. La pandemia ha portato a un aumento della domanda di servizi e prodotti offerti da questo tipo di lavoratori, come ad esempio il lavoro da remoto o le attività online. Inoltre, le politiche di sostegno economico messe in atto durante la crisi hanno probabilmente contribuito a mitigare l’impatto negativo sulla loro attività.
La diminuzione del reddito per le famiglie che dipendono dalle pensioni potrebbe essere legata a diversi fattori, tra cui l’aumento del costo della vita e la mancanza di adeguamenti adeguati all’inflazione. La riduzione del reddito per le famiglie che dipendono dagli altri trasferimenti potrebbe essere dovuta a una diminuzione dei sussidi o delle altre forme di assistenza.
Un’analisi più approfondita
Questi dati evidenziano un divario crescente tra le diverse categorie di famiglie italiane. È importante approfondire le cause di questo trend e valutare l’impatto sulle politiche economiche e sociali. La crescita del reddito per i lavoratori autonomi potrebbe essere un segnale positivo per l’economia italiana, ma è fondamentale garantire che i benefici siano distribuiti in modo equo e che le famiglie più fragili non vengano penalizzate.