Lo stallo sulla migrazione al vertice Ue
A meno di un giorno dal summit Ue, la questione della migrazione continua a rappresentare un ostacolo per la stesura delle conclusioni finali. Diverse fonti diplomatiche europee confermano lo stallo, con l’attuale testo, su cui l’Italia sembra aver trovato un accordo, che non soddisfa alcuni Paesi membri.
Le posizioni divergenti
Un gruppo di capitali nordiche, tra cui la Germania, preme per anticipare l’attuazione di alcuni capitoli del Patto sulla migrazione, la cui entrata in vigore è prevista per maggio 2026. Tra le richieste, l’applicazione delle regole di Dublino sui movimenti secondari. Al contrario, altri Paesi, come la Polonia, si battono per una discussione meramente strategica sulla migrazione, senza inserire la questione nelle conclusioni finali.
Un nodo cruciale per l’Ue
La questione della migrazione è un nodo cruciale per l’Unione Europea, che da anni cerca di trovare un approccio comune e condiviso per affrontare il fenomeno. Le divergenze tra i Paesi membri, come evidenziato da questa situazione, dimostrano la difficoltà di raggiungere un consenso su un tema così complesso e delicato. La ricerca di una soluzione condivisa è fondamentale per garantire una gestione efficace e umana dei flussi migratori, rispettando i diritti di tutti gli individui coinvolti.