Il flop di ‘The Apprentice’: un film divisivo
Il biopic su Donald Trump, “The Apprentice”, diretto da Ali Abbasi, ha subito un clamoroso flop al box office nordamericano, incassando solo 1,6 milioni di dollari nel suo weekend di apertura. Il film, che racconta la relazione tra un giovane Donald Trump e l’avvocato Roy Cohn, è stato presentato a Cannes e Telluride, ricevendo recensioni positive da parte della critica ma un verdetto meno lusinghiero da parte del pubblico.
Il flop di “The Apprentice” è stato attribuito a diversi fattori. In primo luogo, il film è stato boicottato dai sostenitori di Trump, che hanno visto il film come un attacco al loro idolo. In secondo luogo, i detrattori di Trump non hanno visto la necessità di andare al cinema per confermare la loro opinione negativa sul candidato repubblicano. Infine, il film è stato minacciato da azioni legali da parte della campagna repubblicana, che ha contestato una scena di violenza sessuale del film.
“The Apprentice” è stato presentato in circa 1700 sale, principalmente in aree liberali come New York, Los Angeles, San Francisco, Chicago e Washington. Il film è stato distribuito da Briarcliff, che ha acquisito i diritti in extremis e ha avuto solo cinque settimane per lanciare una campagna di marketing.
Il crollo di ‘The Joker 2’ e il successo di ‘Terrifier’
Il flop di “The Apprentice” non è stato l’unico caso di insuccesso al box office. Anche “The Joker: Folies à Deux”, il sequel del film di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Lady Gaga, ha subito un crollo del 81% nel suo secondo weekend, incassando solo 7 milioni di dollari da 4102 teatri.
Al contrario, “Terrifier”, il film horror con protagonista Art the Clown, ha conquistato il primo posto al box office, incassando oltre 18 milioni di dollari da circa 1900 sale. Al secondo posto si è piazzato “The Wild Robot”, il film d’animazione di DreamWorks Animation e Universal, che ha incassato 13,4 milioni di dollari da circa 3850 cinema.
Un film divisivo in un’epoca polarizzata
‘The Apprentice’ è un film che riflette la profonda divisione politica degli Stati Uniti. Il film è stato accolto con entusiasmo dalla critica, ma ha suscitato reazioni contrastanti da parte del pubblico. I sostenitori di Trump hanno boicottato il film, mentre i suoi detrattori non hanno visto la necessità di andare al cinema per confermare la loro opinione negativa. Il risultato è stato un flop al box office, che conferma la difficoltà di realizzare un film che possa piacere a tutti in un’epoca così polarizzata.