La caccia ai capolavori dimenticati
Il Palazzetto Bru Zane, un centro di musica romantica francese con base a Venezia, sta compiendo un lavoro di ricerca e recupero di opere dimenticate. Il direttore artistico Alexandre Dratwicki spiega che "oggi ascoltiamo meno dell’uno per cento della musica francese scritta nell’Ottocento" e che milioni di partiture aspettano di essere riscoperte. La missione del centro è proprio quella di "portare alla luce capolavori dimenticati e farli rivivere".
Il lavoro di ricerca ha portato alla registrazione di 41 opere liriche, con cd abbinati a libri contenenti testi critici. Il centro si è concentrato su opere di grandi autori come Saint-Saëns e Bizet, ma anche su lavori di compositori meno noti. L’ultima scoperta è L’Ancêtre (L’Antenata) di Camille Saint-Saëns, un’opera in tre atti scritta nel 1906 su libretto di Lucien Augè de Lassus. L’opera racconta la storia di vendetta e passione di due famiglie corse, i Fabiani e i Pietra Nera.
La registrazione di L’Ancêtre è stata realizzata all’Auditorium Rainier III di Monaco con l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo e il Coro Filarmonico di Tokyo. L’opera sarà pubblicata nell’autunno 2025.
Un lavoro di ricerca meticoloso
La ricerca degli spartiti segue regole precise. Ogni stagione, il centro sceglie due cicli di ricerca: uno dedicato a un tema e l’altro a un compositore. Ad esempio, nel 2024-2025 il centro si concentrerà su Bizet. Per ogni compositore, il centro analizza libri, diari, documenti e lettere per creare un catalogo il più completo possibile.
La musica romantica è un genere ricco di sfumature e richiede un’attenta analisi e interpretazione. Il centro si impegna a recuperare non solo opere liriche e sinfonie, ma anche romanze, brani per pianoforte e musica da camera. La musica romantica "è stata scritta nell’epoca del sentimento e dell’introspezione" e richiede artisti con un gusto raffinato per renderla al meglio.
La resurrezione di opere dimenticate
Il momento culminante del lavoro di ricerca arriva alla prima lettura di un’opera con il coro e l’orchestra. Il direttore Dratwicki racconta l’emozione provata nel 2016 con la prima registrazione mondiale di Dante di Benjamin Godard, un’opera che era stata stroncata dai critici e cancellata dopo due serate nel 1890. Il centro ha ricreato l’opera come era stata pensata originariamente, restituendole la sua bellezza e la sua dignità.
Anche per la registrazione di La Vie Parisienne di Offenbach, il centro ha recuperato il 40 per cento delle parti tagliate dall’opera originale. L’Ancêtre è l’ultimo tassello del puzzle che il Palazzetto Bru Zane sta componendo. Dopo il successo della prima nel 1906, l’opera fu rappresentata fino al 1915 per poi finire nell’oblio. Ora, grazie al lavoro del centro, L’Ancêtre torna a brillare in disco.
Un’eredità preziosa
Il Palazzetto Bru Zane è stato fondato da Nicole Bru, un’imprenditrice farmaceutica che si è innamorata del gioiello architettonico seicentesco. Il centro è stato inaugurato nel 2009 e da allora si è impegnato a preservare e promuovere la musica romantica francese. Il centro ha creato un pool di investigatori musicali che lavorano con passione e dedizione per portare alla luce le opere dimenticate.
Il lavoro del Palazzetto Bru Zane è un esempio di come la cultura possa essere preservata e condivisa. Il centro sta contribuendo a far rivivere un’eredità musicale preziosa e a far conoscere al pubblico opere che altrimenti sarebbero rimaste nascoste negli archivi.
Un lavoro di grande valore culturale
Il lavoro del Palazzetto Bru Zane è un esempio di come la cultura possa essere preservata e condivisa. Il centro sta contribuendo a far rivivere un’eredità musicale preziosa e a far conoscere al pubblico opere che altrimenti sarebbero rimaste nascoste negli archivi. La musica romantica francese è un tesoro che merita di essere riscoperto e apprezzato. Il lavoro del centro è un esempio di come la passione per la cultura possa portare a risultati straordinari.