Un’Ocse in salute: record di occupazione e attività
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha diffuso una nota in cui si evidenzia la stabilità dei tassi di occupazione e attività nella zona Ocse nel secondo trimestre 2024, con un risultato rispettivamente del 70,2% e del 74%. Si tratta di livelli senza precedenti, i più elevati dal 2005 per l’occupazione e dal 2008 per l’attività. Questo trend positivo è stato registrato in ben 13 dei 38 Paesi membri dell’Ocse, tra cui Germania, Francia, Giappone e Messico. L’Ocse sottolinea come questi dati siano un segnale di un mercato del lavoro in buona salute, con un’elevata domanda di lavoro e una bassa disoccupazione.
L’Italia fa eccezione: calo di occupazione e attività
A differenza del trend positivo generale, l’Italia ha registrato un calo in entrambi gli indicatori. Il tasso di occupazione è sceso al 62% nel secondo trimestre 2024, rispetto al 62,1% del primo trimestre. Analogamente, il tasso di attività è calato al 66,7%, rispetto al 67% dei tre mesi precedenti. Questo dato evidenzia le sfide che il mercato del lavoro italiano deve affrontare, con un tasso di disoccupazione ancora elevato e un’ampia fascia di popolazione inattiva.
Un’analisi più approfondita
Il dato italiano è preoccupante, ma è importante analizzarlo in modo più approfondito. Il calo dei tassi di occupazione e attività potrebbe essere dovuto a diversi fattori, come l’aumento dei costi energetici, la crisi economica globale e la scarsità di manodopera qualificata. È necessario approfondire le cause di questo trend negativo e mettere in atto politiche efficaci per favorire la crescita dell’occupazione e l’inserimento nel mercato del lavoro.