M5s contro Fitto: “Delega di poco peso”
Il capogruppo del M5s al Senato, Stefano Patuanelli, ha espresso un giudizio negativo sulla candidatura di Raffaele Fitto come Commissario Europeo. Patuanelli ha definito la delega alla Coesione, che Fitto ricoprirebbe, come “una delega di poco peso”, ricordando che negli ultimi 20 anni è stata affidata a Paesi non fondatori come Portogallo, Romania, Austria, Polonia e Ungheria. Il M5s, quindi, si è espresso a favore di un voto contrario alla candidatura di Fitto in sede europea.
La Lega a favore di Fitto, ma con spunti di riflessione
Il senatore della Lega, Gian Marco Centinaio, ha espresso un parere più positivo sulla candidatura di Fitto, dichiarando che il partito è pronto a fornire “spunti di riflessione e strumenti di lavoro” al futuro commissario europeo. Centinaio ha sottolineato l’importanza di difendere gli interessi italiani in Europa e ha citato in particolare l’agricoltura e il turismo come settori strategici per l’Italia. In particolare, ha menzionato la Pac e la Bolkestein, la direttiva Ue sulle concessioni balneari, suggerendo di “uscire dalla Bolkestein”.
Il Pd in bilico: “Opposizione a Fitto, ma difesa degli interessi italiani”
Il senatore del Pd, Alessandro Alfieri, ha espresso una posizione ambigua sulla candidatura di Fitto, dichiarando che il partito si opporrà a Fitto in Italia, ma che saprà “comportarsi di conseguenza difendendo gli interessi italiani” in sede europea. Alfieri ha ricordato che la premier Meloni, da leader di Fratelli d’Italia, nel 2019 aveva invitato alla piazza contro gli “inciuci”, e ha sottolineato che il Pd non accetterà lezioni di stile, sapendo come comportarsi.
Un futuro incerto per Fitto in Europa
La divisione del Senato italiano sulla candidatura di Raffaele Fitto come Commissario Europeo rappresenta un segnale di incertezza per il futuro del politico italiano in Europa. Il voto del M5s contro Fitto potrebbe influenzare il risultato finale, mentre la posizione ambigua della Lega e del Pd lascia aperte diverse interpretazioni. L’esito finale della votazione dipenderà da una serie di fattori, tra cui la posizione degli altri Stati membri dell’Unione Europea e la capacità di Fitto di ottenere il sostegno necessario per la sua nomina.