La fine di un’era
Una notizia che ha scosso il mondo del calcio: Alex Ferguson, l’allenatore più vincente nella storia del Manchester United, non sarà più ambasciatore del club. La decisione è stata presa dal club e dal suo nuovo comproprietario, Jim Ratcliffe, come parte di un piano di riduzione dei costi avviato per migliorare la situazione finanziaria del club.
Ferguson, 82 anni, si è ritirato dalla panchina del Manchester United nel 2013 dopo aver vinto ben 38 trofei in 26 anni, un record senza precedenti nel calcio inglese. Da allora, ha ricoperto il ruolo di ambasciatore globale del club, con un contratto che, al momento della sua firma nel 2013, era valutato 2,16 milioni di sterline all’anno.
Un addio amichevole
La decisione è stata presa di comune accordo tra Ferguson e Ratcliffe, durante un incontro all’Old Trafford. Il leggendario allenatore scozzese lascerà il suo incarico alla fine della stagione sportiva in corso.
Il Manchester United ha intrapreso una profonda riorganizzazione interna, con piani di risparmio che riguardano tutti i livelli del club. Questa scelta è stata presa in seguito all’arrivo di Jim Ratcliffe come azionista di minoranza e responsabile delle operazioni calcistiche del club, nel febbraio di quest’anno.
Una situazione finanziaria delicata
La decisione di ridurre i costi è stata presa in risposta alla difficile situazione finanziaria del Manchester United. A settembre, il club ha annunciato perdite nette per il quinto anno consecutivo, pari a 113,2 milioni di sterline per la scorsa stagione, nonostante i ricavi record.
La partenza di Ferguson come ambasciatore è solo un tassello di un piano più ampio che mira a riportare il Manchester United alla sua gloria passata, sia sul campo che nelle casse del club.
Un addio inevitabile?
La decisione del Manchester United di non rinnovare il contratto di Ferguson come ambasciatore è comprensibile alla luce della situazione finanziaria del club. Tuttavia, è difficile non provare un pizzico di tristezza per la fine di un’era. Ferguson è una figura leggendaria del calcio inglese e il suo contributo al Manchester United è immenso. La sua assenza si sentirà sicuramente, ma è importante ricordare che il club ha bisogno di fare delle scelte difficili per riportare il club alla sua gloria passata.