La pressione del Mondiale e la Nations League
“Il Mondiale non deve essere una ossessione, ma lo è perché l’Italia non può mancare di nuovo”. Con queste parole, Davide Frattesi ha espresso la consapevolezza del peso che grava sulla Nazionale italiana in vista delle qualificazioni al Mondiale 2026. Il centrocampista dell’Inter, colonna portante del gruppo di Luciano Spalletti, ha sottolineato l’importanza della Nations League, considerata un trampolino di lancio per la competizione iridata.
“Stiamo prendendo sul serio la Nations League anche perché sappiamo che l’esito finale può influire sui sorteggi per il Mondiale”, ha affermato Frattesi. “Quindi faremo di tutto per chiudere al primo posto per poter avere sulla carta un girone più semplice. E’ un obiettivo che non possiamo fallire”.
Il flop agli Europei e il nuovo clima in Nazionale
Frattesi ha poi analizzato il deludente Europeo del 2021, ammettendo che la pressione esterna e interna ha influito negativamente sul rendimento della squadra. “Il ct si è preso le colpe al 99% ma non sono d’accordo, le responsabilità vanno divise a metà”, ha dichiarato. “Lui poteva essere più leggero ma non è dipeso da lui se in campo abbiamo sbagliato due passaggi di fila. Prima e durante l’Europeo sono stati 30 giorni pesanti, c’era troppa pressione fuori poi ce la siamo messa da noi, adesso il clima è più gioioso e ci divertiamo di più”.
Il centrocampista ha evidenziato come la mancanza di divertimento e di un ambiente positivo abbia inciso sul rendimento della squadra. “Ciò che ci è un po’ mancato nella spedizione dell’Europeo è stato il divertimento in campo che s’è visto col Belgio”, ha spiegato. “Trascorrere tanti giorni in un ambiente non gioioso e simpatico come c’è ora ha influito sul rendimento di tutti i giocatori. Lì c’era troppa pressione, sia all’esterno che all’interno. Alla fine ce la siamo messa pure da soli, non è stata una spedizione così divertente”.
La sfida contro Israele e il clima di sicurezza
La partita di ritorno contro Israele, in programma lunedì 11 settembre alle 20:45 a Udine, si presenta come un’occasione importante per l’Italia di consolidare il primo posto nel girone di Nations League. “La partita di lunedì è importantissima”, ha affermato Frattesi. “Vogliamo restare in testa al girone confidando poi che Francia e Belgio si annullino a vicenda. Ci aspetta una sfida tosta, Israele è una buona squadra con giocatori interessanti. All’andata abbiamo subito un gol evitabile, dobbiamo migliorare nella gestione del risultato”.
Intanto, la città di Udine si prepara ad ospitare la partita con un dispositivo di sicurezza massiccio. La zona attorno allo stadio è stata transennata con barriere alte oltre due metri, mentre sono stati installati dissuasori per evitare l’accesso di veicoli. Saranno presenti 450 steward per i prefiltraggi e reparti mobili da tutto il Nord Italia per vigilare sulla partita.
Misure di sicurezza per la partita
Le autorità hanno predisposto un piano di sicurezza articolato per la partita, con l’obiettivo di prevenire qualsiasi tipo di azione vandalica o terroristica. Gli artificieri hanno già iniziato la bonifica della zona rossa, mentre l’accesso allo stadio sarà consentito solo ad un numero limitato di persone autorizzate. Anche l’Udinese, che riprenderà la preparazione in vista della trasferta a Milano, dovrà lasciare l’impianto alcune ore prima del match.
Le forze dell’ordine non nutrono particolari preoccupazioni per l’eventualità di infiltrati alla manifestazione pro Palestina, che si terrà nel centro di Udine. Il sistema di sicurezza disposto impedisce l’accesso al corteo da parte di chi si reca allo stadio.
La pressione del Mondiale e l’importanza della Nations League
La pressione del Mondiale è un fattore importante per la Nazionale italiana, che ha l’obiettivo di tornare a competere ai massimi livelli dopo il flop agli Europei. La Nations League rappresenta un’opportunità per testare la squadra e prepararsi per le qualificazioni, ma anche per ottenere un sorteggio favorevole. L’esito della Nations League avrà un impatto significativo sul percorso dell’Italia verso il Mondiale 2026.