La scoperta rivoluzionaria
Un team di ricercatori della McGill University ha compiuto una scoperta rivoluzionaria nella comprensione del morbo di Parkinson e di altre forme di demenza. Per la prima volta, sono riusciti a osservare in azione la formazione di corpi di Lewy, aggregati proteici tipici di queste malattie, in neuroni vivi. Questo risultato, pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, apre nuove strade per la comprensione e lo sviluppo di trattamenti più efficaci.
Fino ad ora, l’unico modo per studiare i corpi di Lewy era attraverso l’autopsia di cervelli di persone decedute. Questo metodo presentava però diversi limiti, poiché le cellule si deterioravano rapidamente dopo la morte, rendendo difficile l’analisi dei meccanismi alla base della loro formazione.
La replica in laboratorio
Per superare questi limiti, i ricercatori guidati da Peter McPherson hanno deciso di riprodurre in laboratorio i neuroni dopaminergici, ovvero il tipo di neuroni che producono dopamina e che sono maggiormente colpiti dal Parkinson, e i corpi di Lewy. Utilizzando cellule staminali umane coltivate in laboratorio, sono riusciti a creare un modello in vitro che riproduceva fedelmente il meccanismo chiave della malattia.
Grazie a questa innovativa tecnica, i ricercatori hanno potuto osservare in tempo reale come si formano i corpi di Lewy all’interno dei neuroni. Questo ha permesso di identificare un legame finora sconosciuto tra la malattia e il sistema immunitario.
Il ruolo del sistema immunitario
I risultati dello studio indicano che la formazione dei corpi di Lewy è strettamente legata all’attivazione delle cellule immunitarie. Quando i neuroni sono esposti all’attivazione del sistema immunitario, il meccanismo cellulare che normalmente rimuove i materiali danneggiati viene compromesso, favorendo la formazione degli aggregati proteici.
“Questi neuroni provengono da cellule staminali di pazienti sani”, afferma McPherson. “Ciò suggerisce che chiunque può sviluppare il Parkinson se esposto all’ambiente giusto, e quindi una predisposizione genetica alla malattia potrebbe non essere necessaria.”
Nuove prospettive per la ricerca
Questa scoperta apre nuove prospettive per la ricerca sul Parkinson. La comprensione del ruolo del sistema immunitario nella formazione dei corpi di Lewy potrebbe portare allo sviluppo di nuovi trattamenti mirati a modulare l’attività immunitaria e a prevenire la formazione di questi aggregati proteici dannosi.
Inoltre, la possibilità di studiare la malattia in un modello in vitro, utilizzando cellule staminali, offre un nuovo strumento per testare l’efficacia di nuovi farmaci e terapie.
Un passo verso la cura
La scoperta dell’influenza del sistema immunitario sulla formazione dei corpi di Lewy è un passo significativo nella comprensione del Parkinson. Questo studio apre la strada a nuove ricerche e terapie mirate a contrastare la malattia, offrendo una speranza per i pazienti e le loro famiglie.