“Il Gattopardo”: un’opera piena di misteri
“Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un classico della letteratura italiana con 100.000 copie vendute nel primo anno, resta un’opera avvolta da misteri. Lo stesso vale per il film di Luchino Visconti, che ha contribuito a consolidare la fama del romanzo, ma che, secondo Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice, autori di “Operazione Gattopardo”, è in realtà un tradimento del testo originale.
Il libro, pubblicato postumo da Giangiacomo Feltrinelli, ha subito un’iniziale ostracizzazione da parte della critica di sinistra, per poi essere recuperato e diventare un’opera di grande prestigio. La trasposizione cinematografica di Visconti ha ulteriormente amplificato il successo del romanzo, ma ha anche suscitato numerose polemiche.
Visconti e il tradimento del romanzo
Anile e Giannice sostengono che Visconti, pur condividendo con il principe di Lampedusa un’origine aristocratica e una critica verso il Risorgimento, ha modificato la visione del romanzo, enfatizzando l’aspetto gramsciano e manipolando i personaggi per farne dei “protofascisti”.
Il regista, influenzato dalla sua vicinanza al PCI, ha cercato di inserire nel film una sua interpretazione della storia, ma non è riuscito a modificare completamente la visione di Lampedusa. Il risultato è un film che, pur ispirandosi al romanzo, ne distorce il significato originale.
Il capitolo finale ignorato e le scene tagliate
Un altro elemento che evidenzia la distanza tra il romanzo e il film è l’omissione del capitolo finale. Anile e Giannice sottolineano come questo capitolo sia fondamentale per la comprensione dell’opera, in quanto contiene la riflessione di don Fabrizio sulle scelte fatte durante la storia e offre una lettura del Risorgimento diversa da quella del film.
Inoltre, il film è stato tagliato di 12 minuti rispetto alla versione originale, con l’eliminazione di scene considerate troppo ideologiche. Tra queste, una scena con don Fabrizio che ha incubi a causa della cattiva coscienza è stata ritrovata poco prima della nuova edizione del libro di Anile e Giannice.
La distanza tra Lampedusa e Visconti
In conclusione, gli autori sostengono che, nonostante le origini aristocratiche comuni, Lampedusa e Visconti avevano visioni diverse del Risorgimento e della storia italiana. Mentre il principe siciliano condannava un’unità mal fatta e criticava i suoi antenati, Visconti si rifugiava nella nostalgia. In questo senso, il romanzo di Lampedusa appare più di sinistra del film di Visconti.
Un’analisi critica importante
L’analisi di Anile e Giannice offre una nuova prospettiva sul rapporto tra il romanzo “Il Gattopardo” e il film di Visconti. Il loro lavoro evidenzia come la trasposizione cinematografica non sia stata una semplice aderenza al testo originale, ma un’interpretazione personale e ideologica che ha modificato il significato dell’opera. Questa analisi è importante perché ci aiuta a comprendere meglio la complessità del rapporto tra letteratura e cinema e le diverse interpretazioni che un’opera può suscitare.